“The Ramen Girl” è un film del 2008 diretto da Robert Allan Ackerman, con Brittany Murphy, Toshiyuki Nishida, Tammy Blanchard, Sohee Park e Gabriel Mann.
“Una ciotola di Ramen contiene un intero universo, la vita del mare, delle montagne e della terra. Tutte queste vite fanno il Ramen. Tutte esistono in una perfetta armonia. E tutto viene tenuto insieme dal brodo che dà vita al Ramen“
The Ramen Girl (2008) cit.
Ecco, non avendo la testardaggine di Abby, la protagonista, ho deciso che il ramen lo mangiavo gia’ preparato (da altri).
Per facilitare questa operazione, sono andata dal Ristorante Vientamita di Haar, dove lo ho acquistato.
Logicamente quello di versione giapponese, contenente miso e diverso dal loro locale.
Abbandonata dal suo fidanzato Ethan, la giovane studentessa americana Abby si ritrova sola e demotivata a Tokyo. Si rifugia nel bistrot di ramen sotto casa, dove, impressionata dall’atmosfera, decide di imparare a preparare il ramen.
Comincia allora una lunga opera di convincimento nei confronti del burbero chef giapponese Maezumi, proprietario del bistrot, per farsi insegnare l’antica arte del ramen. Abby insegue con testardaggine il suo nuovo obiettivo, scoprendo più di quanto non potesse immaginare, compreso l’amore.
Di per se questa pellicola e’ abbastanza scontata.
Mirabile (ed invidiabile, almeno per me) e’ la determinazione della ragazza nel suo praticantato.
Senza contare che la cultura americana e quella giapponese si trovano agli estremi poli.
Il ramen e’ un insieme di piccoli dettagli che, spesso agli occhi degli stranieri, non si notano.
La sua filosofia e’ tutto un insieme di ordine, armonia, bilanciamento degli ingredienti e chissa’ quanto ancora.
Lo avete mai assaporato?
La mia prima volta e’ stata a Monaco, nel migliore tra i posti. Una favola!
Un po’ qua … und ein bisschen dort