Il “padre” miglio e’ il precursore di tutti i cerali.
Esso ha nutrito l’umanita’ prima della scoperta dell’aratro, poiche’ veniva raccolto allo stato selvatico. Trascorsero migliaia di anni prima che fosse messo a coltura.
Vari sono i tipi di miglio che crescono spontaneamente in Cina, in Africa, in India e nei Balcani. Nei luoghi dove il miglio cresceva liberamente, le condizioni climatiche consentivano anche la crescita del riso. Gradatamente quest’ultimo fini’ per sostituirsi al miglio.
Il miglio è dunque un cereale antico appartenente alla famiglia delle Graminacee, il cui nome botanico è Panicum miliaceum.
La pianta del miglio può arrivare fino ad un metro e mezzo di altezza e produce piccoli semini lisci, che costituiscono appunto la parte edibile.
Il miglio è un cereale privo di glutine con interessanti proprietà terapeutiche, gli studi dimostrano che il suo consumo favorisce il controllo della glicemia ed apporta altri benefici alla salute:
- proprietà antistress, abbondante presenza di vitamine del gruppo B, fosforo e alla ricchezza di minerali
- benefici per la salute cardiovascolare
- bellezza di pelle e capelli, l’acido silicico contenuto è in grado di rinforzare le unghie e i capelli in quanto ne irrobustisce la struttura
- non contiene glutine, quindi ottimo per i celiaci o intolleranti)
- apparato gastrointestinale, indicato per tutte quelle categorie di persone che hanno bisogno di alimenti facilmente digeribili
- riduce il colesterolo, la fibra presente nel miglio, insieme alla presenza di niacina, è in grado di contribuire alla riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue aumentando di conseguenza quelli di colesterolo buono
previene i calcoli biliari, grazie alla presenza di fibre insolubili, il consumo regolare di miglio sarebbe in grado di prevenire la formazione di calcoli biliari - favorisce il buonumore, con il suo amminoacido essenziale indispensabile per la produzione di serotonina, l’ormone che promuove il buonumore.
Il miglio è stato riscoperto negli ultimi tempi grazie alle sue proprietà, al suo gusto delicato ed all’assenza di glutine.
Purtroppo il suo utilizzo principale in Europa resta però quello destinato al mangime per gli uccelli e per il pollame.
Il miglio in cucina
Il miglio può essere utilizzato come qualunque altro cereale grezzo.
Se fatto bollire, si presta moltissimo alla formulazione di una “polenta grossolana” (progenitrice della polenta di mais).
E’ spesso presente nelle zuppe miste di cereali o cereali e legumi e non mancano.
Per la preparazione non è necessario l’ammollo, ma è opportuno lavare accuratamente il cereale sotto acqua corrente, in modo da eliminare le impurità, usando un colino a maglie fini, lasciamolo scolare per un po’ e tostiamolo per qualche minuto in una padella larga con un po’ di olio di oliva.
Successivamente possiamo procedere con la cottura:
in pentola
mettiamo l’acqua, che dovrà essere 2 volte e mezzo il volume del miglio. Quando comincia a bollire, versiamola nella padella con il miglio tostato e riportiamo a bollore a fiamma alta. Abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere con un coperchio per 20 minuti controllando che, durante la fase di cottura del miglio, l’acqua non evapori del tutto. Solo dopo una ventina di minuti possiamo togliere il coperchio e far evaporare l’acqua in eccesso.
in pentola a pressione
tostiamo leggermente il miglio ed aggiungiamo poi l’acqua, che dovrà essere 1 volta e mezzo il volume del miglio. Chiudiamo con il coperchio e portiamo a pressione, quando incomincia a fischiare, abbassiamo la fiamma e calcoliamo 10 minuti.
Facciamo poi sfiatare in modo naturale (altri 10 minuti circa).
A questo punto non ci resta che utilizzarlo!
Ecco alcune ricette che avevo preparato anni fa…
Sformato di miglio –
Minestra di miglio e finocchio – light
Sformato di miglio con ricotta e rucola –
Budino di miglio –
Risotto di miglio alle erbe fini –
Cottura semplice – in pentola a pressione
Alla prossima!
Un po’ qua … und ein bischen dort