Molto spesso, nelle ricette, si trova la richiesta di inserire tra gli ingredienti il “buttermilk” o “latticello“.
Ma di che cosa si tratta??
Il latticello, buttermilk in inglese, è il sottoprodotto della trasformazione in burro della panna.
Anticamente, quando nulla andava sprecato e si faceva il burro in casa, rimanevano dei residui liquidi sul fondo del recipiente; si trattava di siero e minuscoli residui di burro che, combinati con i batteri naturali presenti nell’aria, si acidificavano, quello che risultava da questa trasformazione veniva chiamato “latte del burro” ovvero “latticello”.
Con il suo sapore acidulo non aiuta solamente i lieviti ad agire, ma ammorbidisce anche il glutine nell’impasto donando una consistenza più soffice a torte, pane, biscotti e pancakes, ma anche brownies, muffins e cheesecake escono decisamente più buoni e simili agli originali se si usa il latticello, che negli Stati Uniti è molto diffuso anche a livello industriale – quindi di facile reperimento nei supermercati) e i tanti tipi di pane, sia inglesi che americani ( soda bread ).
È anche utile per marinare la carne: spesso si usa per ammorbidire il pollo.
In questo modo conferisce alla carne una caratteristica nota di acidità, che può essere neutralizzata con una presa di bicarbonato di sodio.
Il Buttermilk puo’ essere sostituito nelle ricette preparandolo in modo “casalingo”:
sostituendo alla quantità di latticello indicata in ricetta un mix composto al 50% di latte e al 50% di yoghurt bianco intero.
Provate a fare i dolci e i pani americani (ma non solo americani) col latticello al posto di latte o panna il risultato vi sorprenderà: una sofficità e leggerezza incredibili!
Personalmente non l’ho usato spesso, ma potete trovare le ricette nel quale l’ho inserito come ingrediente qui:
Muffins con gocce di cioccolato
Un po’ qua … und ein bisschen dort