Sempre piu’ spesso Tobias mi chiede di preparare del cibo “fatto in casa” da portare a scuola.
E non solo, anche per la colazione e’ disposto a sostituire i suoi biscotti con della preparazioni casalinghe di torte da credenza, ciambelle ed affini.
Per l’occasione ho provato a seguire le indicazioni per questa “Ciambella al caffe‘” di Antonella Auricchio, reperita in uno dei diversi gruppi di FB che seguo (ogni tanto).
Ingredienti – Ciambella al caffe’
300 gr. di farina 00 3 uova 200 gr. di zucchero semolato (*) 110 gr. di olio (di mais) 1 bustina di lievito per dolci 200 gr. di caffè espresso 1 cucchiaio raso di caffè in polvere 1 pizzico di sale fino Per la glassa 100 g. di zucchero a velo 20 gr. di caffè espresso molto caldo Per decorare Chicchi di caffè
Procedimento
Iniziate, innanzi tutto, con la preparazione del caffè espresso che andrà poi fatto raffreddare.
Mescolate le uova, lo zucchero ed il sale fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungete l’olio.
Unite il caffè freddo e continuate a mescolare.
Mescolate la farina al lievito e setacciateli.
Aggiungeteli al resto degli ingredienti continuando a mescolare.
Aggiungete anche il caffè in polvere e amalgamate bene.
Ungete la tortiera (in silicone) con poco olio o con spray staccante
Trasferite all’interno il composto e cuocete in forno caldo a 175°C (preriscaldato) per circa 35 minuti.
Effettuare la prova stuzzicadenti per verificarne la cottura.
Lasciate raffreddare completamente prima di sformare.
Per rendere la ciambella piu’ golosa potete completarla con la glassa al caffe’:
in una ciotolina mettete lo zucchero a velo e aggiungete il caffè molto caldo, poco alla volta, fino ad ottenere un composto denso.
Altrimenti con una spolverata di zucchero a velo risultera’ perfetta ugualmente.
Note Personali
- L’olio da me utilizzato e’ quello di girasole. Al momento non ne ho trovato uno che mi vada bene e che non possegga un forte retrogusto.
- Suggerisco di mischiare lo zucchero con una parte di zucchero di canna (o mascovado), cosi’ da rendere il gusto piu’ caramellato.
Un po’ qua … und ein bisschen dort
