La Serbia, ufficialmente Repubblica di Serbia (in serbo: Република Србија?, traslitterato Republika Srbija) è uno Stato dell’Europa sudorientale senza sbocco sul mare, compreso tra il bassopiano pannonico e la penisola balcanica.
Confina con l’Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Macedonia del Nord, il Montenegro, la Bosnia ed Erzegovina, il Kosovo e la Croazia e la sua capitale è Belgrado.
La Repubblica di Serbia (1990-2006) fu parte della Jugoslavia fino al 1992, successivamente ridotta alla sola unione statale di Serbia e Montenegro ma, in seguito al referendum del 21 maggio 2006, il Montenegro ha votato per l’indipendenza, la federazione è stata sciolta e la Serbia (così come il Montenegro) è divenuta uno Stato sovrano.
La lingua ufficiale è il serbo, parlato dal 88% della popolazione, scritto ufficialmente in alfabeto cirillico; tuttavia si è diffuso anche l’alfabeto latino, tanto che le indicazioni sono in entrambi gli alfabeti, e c’è anzi una forte tendenza a utilizzare l’alfabeto latino piuttosto di quello cirillico, che sta perdendo terreno, soprattutto sul web.
Sono diffuse lingue minoritarie quali: albanese, bosniaco, bulgaro, croato, rumeno, slovacco e ungherese.
Tutte queste lingue sono ufficialmente utilizzate in comuni o città in cui la minoranza etnica supera il 15% della popolazione totale.
Nei comuni di Preševo e Bujanovac l’amministrazione utilizza l’albanese. In Vojvodina l’amministrazione provinciale utilizza, oltre al serbo, cinque altre lingue (ungherese, slovacco, croato, rumeno e russo).
Una tradizione della diplomazia serba prevede che il Presidente della Repubblica o il Primo Ministro accolgano i capi di stato in visita offrendo loro all’arrivo del pane e del sale, considerati (specialmente il pane) fin dall’antichità i simboli dell’ospitalità.
Un’altra tradizione tipicamente serba è quella di baciarsi tre volte sulla guancia. Non è obbligatorio farlo al primo incontro, ma da quelli successivi sì, e specialmente se avete familiarizzato molto con il vostro conoscente o ospite
Leggendo e spulciando tra le preparazioni tipiche di questa nazione, ho avuto una brillante idea per la preparazione del pasto serbo: “Leskovačka mućkalica”
La Leskovačka mućkalica è un piatto di carne tradizionale della Serbia.
È preparato con una serie di ingredienti, tipicamente gli avanzi del barbecue del giorno precedente, quindi la carne (soprattutto di maiale) alla griglia avanzata.
Logicamente i tagli più grassi sono più apprezzati, uniti a pancetta, cipolle, peperoni arrostiti, pomodori, aglio, paprika in polvere e peperoncino piccante.
La combinazione e l’unione di tutti gli ingredienti viene fatta bollire fino a quando il liquido evapora e la mućkalica viene quindi condita con sale e pepe prima di servire.
Il piatto è sempre servito caldo, preferibilmente con focaccia fatta in casa, ajvar e insalate fresche.
Si ritiene che il nome del piatto, mućkalica, derivi dalla parola mućkati, che significa scuotere, mescolare o unire, riferendosi all’atto di scuotere la pentola in cui è cotto il piatto o alla combinazione di vari avanzi.
Volendo, prima di servire, il piatto può essere trasferito in una pentola di coccio e cotto in forno, e guarnito con prezzemolo tritato prima di essere consumato
Ingredienti – Leskovačka mućkalica
carne (pancetta, manzo, vitello, maiale) 2-3 cipolle 500 g di peperoni 2-3 pomodori 1 peperoncino piccante (facoltativo) paprica sale, pepe, olio
Procedimento
Tagliate tutta la carne avanzata (dalla grigliata precedente) in cubetti (2 x 2 cm) e fatela soffriggere/riscaldare in una pentola, meglio se di coccio, terracotta o ceramica.
Salate e pepate ed aggiungete della paprica.
Tritate finemente le cipolle, i peperoni, i pomodori a cubetti e aggiungeteli alla carne, versate un po’ d’acqua (mezzo bicchiere per 600gr di carne) e fate sobbollire tutto insieme per 3 ore.
Potete aggiungere il peperoncino, se piace.
Mentre tutto sta cuocendo NON mescolate ma “SCUOTETE”, ed ecco spiegato il motivo del nome di questo piatto.
Noi lo abbiamo accompagnato con del pane e, come contorno, della verdura.
Note Personali e Varie
- Ottimo sistema di recupero della carne, gia’ cotta, avanza.
- La nostra carne era di maiale, giusto delle fettine non marinate, cotte ieri al BBQ. Il loro peso (da cotte) era di 350gr circa, mentre pesavato 700gr da cruda.
La ricchezza della cucina serba deriva dalla varietà geografica, etnica e culturale creatasi grazie al continuo movimento della popolazione attraverso i secoli. Le influenze sulla cucina serba sono state ricche e variegate – infatti è nata come fusione di cucina greca, bulgara, turca e ungherese.
Un’antica leggenda serba racconta che nei tempi dell’impero di Dušan, nel XIV secolo, alla corte si mangiava con le posate d’oro. Gli storici dicono che la cucina medievale serba consistesse prevalentemente di latte e suoi derivati, e di vegetali. Non era uso consumare molto pane, le persone di ceto più alto mangiavano quello di grano, mentre i poveri il pane di segale e d’avena. Per quanto riguarda la carne invece, veniva consumata solo la selvaggina, mentre i bovini erano tenuti per i lavori di agricoltura.
I cibi autoctoni serbi sono il prosciutto di carne bovina, kajmak (panna), ajvar (crema di peperone), cicvara (pappa fatta di farina, kajmak e acqua), “slatko” di rosa e specialità fatte con le prugne secche.
In Vojvodina, oggi, sono famose le paste fatte in casa – il pane, gli strudel, la pasta, e poi diversi prodotti a base di carne bovina e di pollame. In Šumadija sono caratteristiche le “Pite zeljanice” (torte salate con gli spinaci) e il maiale allo spiedo. La specialità della Serbia dell’ovest è la carne affumicata, invece sui monti Zlatibor e Zlatar le delizie di ovini. La cucina dell’est della Serbia è caratterizzata da “čobanske pite” (torte salate), agnello cotto nel latte, carne di cinghiale affumicata, la “janjija” con tre tipi di carne e verdure miste, “homoljski kačamak” (polenta di Homolj). Nel sud della Serbia troviamo la carne alla griglia o allo spiedo, sono famose le specialità di barbecue a Leskovac. Kosovo e Metohija sono ricchi di centinaia di piatti, magri e grassi: bingur, pirjanica, pita, baklava, le specialità ovine…
Esistono cosi’ tanti tipi di zuppa che i serbi hanno anche coniato un detto
“Non ho mangiato se non ho usato il cucchiaio”. Non c’è il pranzo in Serbia, che sia di tutti i giorni o per un’occasione speciale, senza una minestra o una zuppa.
Tra i piatti piu’ conosciuti troviamo
- Pihtija – tipico antipasto invernale serbo. Le parti di suino meno pregiate (piedi, carne della testa) si fanno cuocere in acqua con le spezie (pepe, alloro, sale), si stacca la carne dalle ossa e si versa insieme al liquido in recipienti a bordo basso. Si serve con la giardiniera di verdure sottaceto (cetrioli, peperoni e pomodoro verde).
- Prebranac – fagioli con cipolla e spezie (pepe, sale, paprica). Viene servito freddo.
- Gibanica e Zeljanica . Sono due tipi di torta salata fatte con la pasta stesa, riempita di abbondante formaggio, panna e uova (zeljanica con l’aggiunta di spinaci tritati finemente o di cavolo) e cotta a metà nel forno
- “ćevapčići” – carne di quarto anteriore di vitellone macinata, fatta riposare sul ghiaccio e modellata in pezzi a forma di piccoli cilindri, cucinata al barbecue e servita con la cipolla fresca finemente tritata.
Bistecca di Karadjordje – porta il nome del grande capo militare della Prima rivolta serba contro i Turchi. La carne di vitello viene arrotolata con panna, impanata con uova e pangrattato e fritta in abbondante strutto. Viene servita con la salsa tartara e un buon bicchiere di vino rosso di qualità. - “djuveč” serbo – fatto con pomodoro, peperoni, patate, riso, peperoncino, carne di maiale tagliata a pezzi e soffritta con la cipolla; il tutto viene cotto nel forno.
- “Svadbarski kupus” – “cavolo di nozze” cotto in una grande pentola di creta per diverse ore. Gli ingredienti sono il cavolo acido, la carne ovina, suina e bovina fresca ed essiccata, la cipolla in abbondanza e le spezie (pepe, sale e alloro).
- stinco bollito – piatto da gourmet, cucinato con spezie e servito con il rafano.
- “sarmica” di agnello – preparata con i fegatini neri e bianchi di agnello, cotti e tagliati finemente, poi mescolati insieme a del riso, uova, cipolla brasata e spezie, e avvolti nella tasca d’agnello, formando dei panetti, sopra i quali va versato del latte e le uova sbattute.
- Insalata Šopska – insalata serba
- “Pečena paprika” – insalata di peperoni lunghi, cotti nel forno e conditi con olio, aceto e aglio.
- Insalata Urnebes – peperone piccante battuto finemente e mescolato insieme a del formaggio fino ad ottenere una massa compatta.
- Ajvar – crema fatta di peperoni e melanzane – prima cotti nel forno, poi passati nel mixer e alla fine soffritti nell’olio. Vanno serviti con olio e aglio a piacere
- “pita” (torta) secca di noci – si prepara con un tipo di pasta speciale, che viene stesa, poi a strati condita con le noci tritate e infine cotta a metà nel forno.
- “orasnice” – noci tagliate finemente e incorporate con dello zucchero e delle uova, e poi fatte a forma di ferro di cavallo.
- “palačinke” – crèpes – farcite con le noci, la marmellata, il cioccolato, gratinate, flambé o con spuma di vino…
пријатно
prijatno
Un po’ qua … und ein bisschen dort