Kiribati (IPA [‘kiribas]), ufficialmente Republic of Kiribati, è uno stato insulare dell’Oceania di circa 120000 abitanti.
L’ordinamento dello Stato è una repubblica parlamentare, membro del Commonwealth delle nazioni e l’attuale presidente è Taneti Maamau.
La capitale è Tarawa Sud.
Le lingue ufficiali ivi parlate sono l’inglese e il gilbertese: il nome del Paese, infatti, è il modo di dire e di scrivere Gilberts (da Gilbert’s Islands) in tale lingua.
Ingredienti – Te bua toro ni baukin –
1 tazza di farina 1 cucchiaini di lievito in polvere 6 cucchiai di latte in polvere // latte di soia 1½ lb di zucca grattugiata (circa 300gr) 1½ lb di cavolo tritato (circa 300gr) 1 limone ½ lb di carne in lattina/in scatola SPAM (circa 200gr)
Procedimento
Sbucciate la zucca e grattugiate la carne in un piatto.
Se la zucca è grande, potete tagliare la parte superiore e scolpire l’interno.
Scolare l’acqua in eccesso dalla zucca grattugiata.
Tritate il cavolo e aggiungetelo alla zucca grattugiata.
Aggiungete la farina, la carne in scatola (magari tagliata a cubetti, dipende dalla consistenza), il latte in polvere (o latte di soia), il cavolo ed lievito in polvere al mix di zucca-cavolo.
Mescolate tutti gli ingredienti insieme.
Aggiungete sale, pepe ed il succo di limone.
Mettete il composto in una teglia unta con burro o olio.
Cuocete in forno a 350 F (circa 180gradi) fino a doratura.
Ci vorranno circa 45-50 minuti di cottura.
Note Personali
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- Non potendo uscire molto da casa, per via della autoimposta “quarantena”, ho usato della zucca surgelata.
- Non ho utilizzato il latte in polvere, ma ho inserito 6 cucchiai di latte normale.
- La farina aggiunta era circa 150gr.
- Nonostante tutto, non ho capito l’utilita’ del lievito.
- Inoltre aggiunto un goccio di acqua, per riuscire a mischiare il composto, essendo troppo asciutto
- Per sbaglio ho eliminato le foto scattate durante il procedimento, mi mangerei le mani, dato che sono riuscita piu’ a trovarle.
La cucina delle isole Kiribati ( pronunciato come Kear-a-bus, NOT Kear-a-bah-ti!) risente dell’influsso di quella polinesiana e di quella micronesiana, con piatti prevalentemente a base di pesce fresco cotto ed arrostito e accompagnato da riso, patate dolci o da salse più o meno piccanti.
Il piatto tipico del paese è il taro, accanto al quale si trovano ottimi crostacei e frutti di mare.
Di buona qualità anche la frutta tropicale, come il cocco, le banane o la papaia.
Tra le bevande si segnalano soprattutto i succhi di frutta fresca, veramente saporiti, mentre per ciò che riguarda gli alcolici, questi sono generalmente di importazione e quindi molto cari.
Enjoy your meal!
Un po’ qua … und ein bisschen dort