Cappuccetto Rosso ha un cesto pieno di vivande e deve portarle alla sua nonna malata, in modo che guarisca presto.
Ma nel bosco la bimba incontra il lupo cattivo, che la inganna e si fa rivelare dove abita la nonna, cosi’ da arrivare prima di lei.
Come sapete, causa “ristrettezze alimentari”, non mi posso sbizzarrire come vorrei per la preparazione di cibi da dedicare ai Film.
Sicuramente ci sara’ stata anche una versione di Cappuccetto Rosso, alla quale voglio dedicare questa meravigliosa torta/ciambella/gugelhopf ai frutti di bosco.
Nonostante sia stata la prima volta che la ho preparata, me ne compiaccio da sola 🙂 🙂
Il risultato e’ stato veramente ottimo.
Ingredienti – Gugelhopf ai frutti di bosco – stampo da 21cm di diametro circa
200gr di burro morbido 200gr di zucchero 1 presa di sale 3 uova 200gr di farina 100gr di nocciole macinate 1/2 bustina di lievito in polvere 200gr di frutti di bisco surgelati (*) 100gr di cioccolato da cucina a dadi (*) Per guarnire: Zucchero a velo
Procedimento
Scaldate il forno a 180gradi.
Imburrate e infarinate lo stampo.
Con lo sbattitore elettrico lavorate a spuma il burro con lo zucchero e il sale per circa 5 minuti.
Incorporate un uovo alla volta.
Unite la farina, le nocciole ed il lievito e mescolate bene il tutto.
Incorporate i frutti d bosco ed il cioccolato a dadini.
Versate subito l’impasto nello stampo e cuocete al centro del forno per circa 55 minuti (prova stuzzicadenti).
Sfornate il gugelhopf e fatelo intiepidire nello stampo.
Capovolgete su una griglia e lasciatelo raffreddare completamente.
Prima di servire, spolverizzatelo con lo zucchero a velo
Note Personali
- Per il cioccolato, ho utilizzato delle gocce di cioccolato fondente
- I frutti di bosco erano surgelati. Prima di inserirli nell’impasto li ho leggermente scaldati al microonde, cosi’ da scongelare gli eventuali pezzetti di ghiaccio che si erano formati tutto intorno.
La storia di Cappuccetto Rosso può essere fatta risalire alla storia tradizione orale di diverse regioni europee. Si sa che la fiaba era narrata già nel XIV secolo in Francia.
Ne esistono comunque diverse versioni:
- Charles Perrault
La versione scritta più antica della fiaba è Le Petit Chaperon Rouge, la cui versione e’ molto più breve di quella successiva dei Grimm e non contiene un lieto fine: non è infatti presente la figura del cacciatore che salva nonna e nipote. - Fratelli Grimm
Nel XIX secolo due versioni tedesche della fiaba furono raccontate ai fratelli Grimm da Jeanette Hassenpflug (1791–1860) e Marie Hassenpflug (1788–1856). I Grimm trasformarono una delle due versioni nella storia principale (col titolo Rotkäppchen), la seconda in un seguito (Hausmärchen).
In questa versione, la bambina e sua nonna venivano salvate da un cacciatore interessato alla pelle del lupo. Nella seconda storia, Cappuccetto Rosso incontra un secondo lupo che tenta di ingannarla con lo stesso stratagemma del precedente, ma, grazie all’esperienza acquisita con il primo lupo, lo inganna a sua volta, dandogli indicazioni sbagliate per raggiungere la casa della nonna; la bambina rimane invece sulla strada maestra e arriva dalla nonna, barricandosi con lei in casa. - Italo Calvino
La finta nonna è il titolo di un’antica versione italiana della fiaba. In questa versione la bambina va a trovare la nonna ma al suo posto nel letto trova un’orchessa.
Un po’ qua … und ein bisschen dort