“Le fate ignoranti” – Polpette speziate

“Le fate ignoranti” e’ un film del 2001 diretto da Ferzan Özpetek, con Margherita Buy e Stefano Accorsi.

Nel 2022 lo stesso regista turco ha creato anche una serie televisiva italiana, ideata con Gianni Romoli come reboot dell’omonimo film del 2001, con protagonisti alcuni degli attori italiani più amati dei sempre, come Luca Argentero e Ambra Angiolini.

“Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno”.
Massimo

“L’unico modo per mantenere un segreto è quello di scegliersi una sola persona a cui dirlo”
Veronica

La protagonista Antonia scopre che le polpette speziate erano una ricetta di Massimo, suo marito da poco scomparso, che aveva una vita parallela (e abilità culinarie) di cui lei ignorava l’esistenza.

Da Internet

Ecco perche’, nonostante il nuovo piano alimentare, le posso preparare e gustare!

Ingredienti – Polpette con zuppa di yogurt – 2 persone

1 scalogno
prezzemolo (o coriandolo)
400 g di carne macinata (manzo)
1 cucchiaino di olio d'oliva
1 cucchiaino di farina ( di riso )
garan masala
paprica affumicata
sale
pepe

zuppa di yogurt
 1 cipolla
 1 spicchio d'aglio
 60 g di riso basmati integrale
 2 cucchiai di olio d'oliva
 500 ml di acqua
 1 cucchiaio di brodo vegetale
 150 g (10% di grassi) yogurt naturale
 1 cucchiaino di farina ( di riso o fecola di patate)
 1 cucchiaino di succo di limone

Procedimento

Tritate molto finemente lo scalogno.
Lavate il prezzemolo / coriandolo, asciugateli e togliete le foglie, quindi tritateli finemente.
Impastate molto bene la carne macinata in una ciotola con la farina, le spezie prescelte e l’olio.
Quindi conservate in frigorifero per almeno 1 ora in modo che tutto possa assorbirsi e combinarsi amalgamando bene i sapori.

Dopo il raffreddamento, formate delle palline dal trito e disponetele sugli spiedini di legno.
Disponete gli spiedini su una teglia e cuocete in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 25 minuti (*)

Per la zuppa di yogurt
Tritate la cipolla e l’aglio a pezzetti e fateli rosolare in un goccio di olio d’oliva.
Aggiungete il riso e mescolate finché non diventa traslucido. Alzate la fiamma, aggiungete l’acqua e il brodo.
Cuocete il riso secondo le istruzioni sulla confezione con il coperchio chiuso.

Mescolate lo yogurt con la farina e l’olio, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Quando il riso sarà cotto, mantecate il composto nel brodo di riso, a fuoco spento.
Rimettete il ​​coperchio e lasciate in infusione la zuppa di yogurt ancora per qualche minuto con il coperchio chiuso. Condite con sale e con succo di limone.

Per servire, versate la zuppa di yogurt nei piatti fondi e adagiatevi sopra gli spiedini di polpette.
Servire con pane se lo si desidera.

Note Personali

  • La ricetta deriva dalla cucina turca, dove le polpette di trito si chiamano kofta.
  • In questa ricetta viene aggiunto l’olio d’oliva al posto dell’uovo.
  • È importante impastare bene il composto tritato e poi raffreddarlo, altrimenti il ​​kofta si sfalderà facilmente.
  • Per insaporire siete liberi di utilizzare anche altre spezie, come cannella, cumino, paprika dolce in polvere, origano grattugiato
  • Fate attenzione alla dimensione che darete alle vostre polpette, e non esagerate con la loro cottura: potrebbero diventare asciutte. Meglio controllarle.
  • In alternativa alla cottura degli spiedini di polpette, potete cuocerli anche in una padella antiaderente, senza aggiunta di grassi.
  • Per la preparazione del riso, ho optato per del riso integrale che avevo lessato precedentemente. Mi e’ bastato riscaldarlo in una padella con dell’olio, aglio ed un goccio di acqua/brodo bollente. Poi ho proseguito con la sua mantecatura
Polpette speziate

 


Antonia, un medico specializzato nella cura dell’AIDS, e suo marito Massimo sono una coppia di quarantenni, socialmente affermati, che sembrano vivere un legame intenso e perfetto seppur abbastanza routinario, disturbato solo dal difficile rapporto che la donna vive con la propria madre.

Da Internet

La tranquilla quotidianità di Antonia viene irreparabilmente sconvolta quando Massimo muore improvvisamente, travolto da un’auto. Il distacco violento dal marito getta la donna in una cupa disperazione, in un lutto profondo che le impedisce di reagire e rende ancora più difficili i rapporti con la madre, anch’ella vedova da lungo tempo.

Tra gli oggetti personali che, in una pausa della depressione, ritira presso l’ufficio dove Massimo lavorava, Antonia scopre un quadro, dal titolo La fata ignorante, con dedica, che la pone sulle tracce di un’amante misteriosa, della quale naturalmente la giovane donna ignorava l’esistenza.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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