Avrei voluto fermarmi in Italia qualche giorno in piu’, ma il caldo estenuante mi ha praticamente distrutta.
Inoltre… diciamocelo pure, non avevo molto da fare li, se non abbuffarmi con quelle meravigliose colazioni a base di cappuccio e brioche!
Le poche amiche ancora italiane erano gia’ in ferie, ed il restare a casa tutto il tempo non era decisamente la mia grande aspirazione.
E di certo non si poteva passare tutto il giorno a fare la spesa: la macchina possedeva una capienza (e portata) limitata.
Cosi’, rieccomi in viaggio, questa volta con il nonno e la sua auto, per cercare di passare il valico verso la terra teutonica.
Non essendo molto pratica della sua auto, il cambio manuale non ricordavo piu’ come funzionava 🙂 , e non volendo impazzire subito per il traffico in uscita da Milano, ho ceduto il volante.
Ecco, il nonno inizia a diventare vecchio anche lui, tanto che per fare pochi km e’ riuscito a perdersi, ad impiegare un sacco di tempo, a mancare l’uscita di Verona ed i suoi riflessi lasciano molto a desiderare. Senza contare che voleva fermarsi ogni 200km.
Vabbe’, la sosta e’ stata fatta, per mangiare un boccone al volo 🙂
(Non male questo prodotto Zerbinati!)
Si, prima o poi succedera’ anche a me, ne sono certa ma nel frattempo cerchiamo di sopravvivere.
La vignetta per entrare in Austria l’abbiamo poi acquistata alla frontiera del Brennero, cosi’ sono entrata in quella costruzione di vetro che ho sempre visto da anni e che mi ha sempre incuriosita: il Plessi Museum
Cosi’ si puo’ leggere dal Sito dell’ Autobrennero
Al Brennero, negli spazi un tempo occupati dalla dogana tra Italia e Austria, si trova oggi il primo esempio in Italia di spazio museale in autostrada. Il complesso architettonico, sviluppato su un’area di circa 13.000 metri quadri, è stato inaugurato nel 2013 da Autostrada del Brennero SpA e rappresenta una sperimentazione formale e funzionale per trasformare una tradizionale area di sosta in un luogo dedicato alla cultura.
Lo spazio museale ospita video, disegni e installazioni di Fabrizio Plessi, uno dei protagonisti dell’arte contemporanea internazionale che, oltre alle opere, ha anche curato gli allestimenti interni della struttura.
Nell’ampia sala principale, concepita come spazio museale trasparente e aperto sul paesaggio circostante, trova posto la grande scultura “L’anima della natura” realizzata da Plessi in occasione dell’Expo 2000 di Hannover per essere ospitata nello stand dell’Euregio, progetto comune di collaborazione transfrontaliera tra Tirolo, Alto Adige e Trentino.
La scultura è composta da tre triangoli, a simboleggiare i tre territori che compongono l’Euregio, e da una serie di schermi che ne simulano l’immersione nell’acqua.
Proprio l’acqua è l’elemento dominante dell’opera, a rappresentare tre condizioni di questo elemento che caratterizzano i tre territori: i ghiacciai tirolesi, i torrenti altoatesini e i laghi trentini.
Questa iniziativa culturale si inserisce in una serie di interventi e progetti che Autobrennero cura per rendere la percorrenza autostradale un’occasione per vivere esperienze significative di contatto con la cultura dei territori attraversati.
Dopo ore trascorse in macchina, fortunatamente non troppe, siamo arrivati al fresco e … Home sweet Home!
Un po’ qua … und ein bisschen dort