Ieri ed oggi: Testi delle canzoni vs Internet

Nei tanti momenti di confusione mentale che mi assillano, a volte prendo in pugno la situazione e, soprattutto, alcuni scatoloni ancora chiusi dal nostro ultimo trasloco (avvenuto circa 10  anni fa) tentando di sistemarne il contenuto.

Fortunatamente questi colpi di testa non mi vengono frequentemente e durano ancora meno.
Ma quando sono nel pieno del mio pensiero di ordine e chiarezza, la mania di eliminare e buttare tutto e’ piu’ forte di me.

Com’e’ da immaginare, in questi scatoloni si puo’ trovare di tutto: si spazia dai vecchi ricordi, dai cimeli, alcune cianfrusaglie che non uso e che mai usero’ .. e non dimentichiamoci anche delle scartoffie.

Innanzi tutto ho rinvenuto la mia raccolta di autoadesivi colorati, contententi anche etichetti di sponsor di programmi radio ed eventi sportivi (del secolo scorso!!)
Non dimentichiamoci, poi, che il Nonno ha lavorato proprio in una di queste ditte, cosi’ da portare a casa prototipi, ma anche scarti e prove di stampa.
Per noi ragazzini erano veramente regali dal valore immenso!
Ricordo ancora un fogli con impressa una rosa rosa: graffiando i suoi petali le microparticelle esplodevano, riempiendo l’atmosfera di un delizioso aroma floreale.

I trasferibili/trasferelli, molti dei quali sono ancora intonsi,  sono cosi’ vecchi da non riuscire piu’ a resistere ad un singolo tentativo di attaccarsi, se non che risultano crepati.
Un tempo bastava grattare delicatamente con l’unghia o con la punta di una matita per trasferire l’immagine sul cartoncino in allegato, oppure su un foglio di carta. A questo punto si apriva un magico mondo di immaginazione e di fantasia, dove poter creare disegni e storie.

Cosa dire, poi, delle cartoline, dei biglietti di compleanno/auguri conservati con cura o delle comunicazioni epistolari che intrattenevo con mia cugina Nadia o le tantissime amiche?

 

Scavando e spostando, sfogliando e leggendo ho anche disseppellito .. dei testi di canzoni.
Che ricordi!
Come vola il tempo!

A quei tempo se volevi avere il testo di una canzone, la si ascoltava fino all’estremo: quanto si capiva, soprattutto con la scarsa conoscenza della lingua straniera, veniva riscritto a mano, tentando di ascoltare e riportare  i testi e quanto compreso, con le correlate difficolta’ linguistiche.
Se poi eri anche fortunato trovavi qualche amico/a con il 33giri (i cd audio musicale erano ancora costosissimi) cosi’ da avere la possibilita’ di fotocopiare la copertina e, magari, i testi.

Ho poi trovato i testi (fotocopiati) dell’album della canzoni di “Nikka Costa”, giovane bambina prodigio che aveva stregato tutti con la sua voce, tonalita’ ed interpretazione. Chissa’ che fine avra’ fatto ora?

Non mi ero tirata indietro neppure tentando di scribacchiare diverse canzoni in lingua inglese del tempo (“The Housemartins – Caravan of love” ed anche “The Flying Pickets – Only you“) che avevo provato a scrivere “a memoria” quando ero in vacanza, e le sentivo ripetutatemente al jukebox del baretto.
Certo che adesso, rileggendo il mio scritto di allora, mi si accappona la pelle e, sicuramente, alla mia insegnante di inglese verrebbe un coccolone.

Ma eravamo felici ugualmente..!
Ci divertivamo con poco, aprivamo la mente e la nostra fantasia in ogni occasione e con ogni piu’ piccola possibilita’.

Non come ora con Internet a disposizione 24 ore su 24.
Oppure utilizzando Google ed il suo riconoscimento vocale, al quale basta ascoltare il suono per trovare immediatamente il titolo e, facilmente, risalire al testo, alla discografia ed a tutto quanto ne e’ collegato.
Per non parlare, poi, dei giochi online preconfezionati !

A mio avviso l’interesse per molti ragazzini di adesso e’ sempre in crescita, ma la loro velocita’ della ricerca decresce con la difficolta’ della ricerca stessa (cartacea) o della praticita’ delle cose.
In pratica, almeno Tobias, spesso si perde in un bicchier d’acqua.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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