Nella mia ultima spesa dell’anno, ho trovato due piccole phal che, nella loro disperazione, mi sono cadute nel carrello.
Una volta giunta a casa ho notato che nel vasetto di una vi era la seguente indicazione…
Un “passaporto” per le piante?
Non lo avevo mai notato prima, pensavo che venisse preparato solamente per le piante di importazione al di fuori dell’Unione Europea.
Cos’è il passaporto delle piante?
Il passaporto delle piante è un’etichetta ufficiale ed obbligatoria che rilascia il produttore-vivaista e con la quale si attesta l’origine dei vegetali e l’assenza di organismi nocivi, valida all’interno della UE e, con alcune limitazioni, anche per la Svizzera.
Quando va realizzato?
L’obbligo di identificazione include piante da impianto, sementi, piante da vaso, da giardino e arbusti. Il passaporto delle piante va applicato direttamente sui vegetali oppure sui loro imballaggi o contenitori che li trasportano: per questo il formato più rapido ed efficace per il passaporto delle piante è un’etichetta adesiva contenente le informazioni richieste a norma di Legge.
Quali informazioni deve contenere?
Il passaporto delle piante deve:
- risultare facilmente identificabile e leggibile;
- riportare nell’angolo in alto a sinistra la bandiera dell’UE (a colori o in b/n);
- riportare in alto a destra la dicitura in lingua “Passaporto delle piante (nella propria lingua – Plant Passport”;
- riportare i dettagli utili ad identificare specie di appartenenza dei vegetali, luogo di provenienza, ecc., ovvero quanto previsto nell’Allegato del Regolamento di esecuzione UE 2017/2313.
Quando entra in vigore?
A partire dal 14 dicembre 2019, il passaporto delle piante diverrà obbligatorio.
Un po’ qua … und ein bischen dort