L’ultima volta che siamo andati alla Metro abbiamo acquistato dello spezzatino di vitello.
Ho cosi’ preparato una zuppa di Gulasch Ungherese (per il nostro giorno “in giro per il Mondo”) e, con quanto avanzato, anche uno spezzatino cotto in pentola a pressione, molto semplice e senza troppe pretese.
Come ben potete immaginare, il tempo di cottura e’ stato la meta’ di quanto impiegato normalmente – sicuramente un dettaglio da non sottovalutare – ed il risultato CI e’ piaciuto.
Non avevo piselli da aggiungere, cosi’ ho inserito delle carote tagliate un po’ piu’ grosse.
Niente patate, l’idea originale era di accompagnarlo alla polenta.
Le quantita’ degli ingredienti utilizzati le ho prese a caso ed a gusto, ma tento di riordinare le idee qui di seguito.
Ingredienti – Spezzatino di vitello
800gr di spezzatino di vitello 30gr burro 2 cipolle 2 carote paprica vino rosso 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro brodo / acqua 2 foglie di alloro sale e pepe farina
Procedimento
Tagliate a pezzettini le cipolle e le carote.
Scaldate il burro nella pentola, poi inserite le cipolle e fatele dorare.
Aspettate qualche minuto prima di inserire lo spezzatino di carne infarinato (eliminate la farina in eccesso), salate e pepate.
Fate cuocere velocemente prima di aggiungere le carote tagliate a pezzetti, il doppio concentrato di pomodoro e fate insaporire il tutto.
Inserite il vino e fate sfumare.
Aggiungete dell’acqua/brodo, circa 300ml, e le foglie di alloro.
Chiudete la pentola e, al fischio, calcolate circa 45 minuti.
Nella mia pentola a pressione (WMF Perfect Plus) ho cotto al secondo anello, cosi’ che la pressione prodotta leggermente piu’ forte.
Sono soddisfatta del risultato.
La prossima volta provero’ anche le varianti con i piselli, aggiungendoli quasi all’ultimo e/o le patate, dopo 30 minuti dal fischio, sfiatare, aggiungerle a tocchetti e ricuocere per ulteriori 15 minuti.
Come mangiarlo?
Per questa (prima) volta dello spezzatino assaporato con una (prima) volta di polenta, naturalmente anche lei in pentola a pressione.
Un po’ qua … und ein bisschen dort