Diversi Natali fa, ho ricevuto in regalo il seguente libro come regalo da parte di mio fratello e sua moglie
“Siete pazzi a mangiarlo!” – di Christophe Brusset
Si tratta di un libro denuncia da parte dell’autore, che per anni ha lavorato in un’importante industria agroalimentare francese, sui metodi di approvvigionamento, lavorazione e distribuzione dei prodotti che noi troviamo nei supermercati e finiscono sulle nostre tavole.
Leggerlo e’ certamente un modo per realizzare meglio quanto, purtroppo, avvenga nella realta’ quotidiana.
Quello e quanto ci viene propinato, anche in modo subdolo, dai grandi distributori alimentari.
Quando si acquista qualsiasi genere alimentare, molte volte si incorre in acquisti dettati ( SOPRATTUTTO ) dalla forte pressione data dalla publicita’, dal nome del prodotto e anche dal packing.
Non di meno dall’orario sbagliato che si sceglie per andare a fare compere, solitamente durante l’ora di pranzo o quando il nostro stomaco inizia ad avere fame.
Per tutto questo ci sono grossi studi di settore, leggi dettate dall’accostamento colore-prodotto che traggono in inganno i poveri acquirenti, che acquistano ignari di tutto.
Anche leggendo le etichette si incorre spesso in alimenti non proprio “conformi” con il loro contenuto.
Se si leggono attentamente le informazioni stampate nelle etichette, ma non si conoscono tutti i cavilli che ci stanno dietro, non e’ detto che il prodotto contenuto sia effettivamente conforme a quanto aspettato.
Alcune informazioni utiliti (per quanto possano essere difficili da ricordare):
- ignorare le illustrazioni
- ignorare il colore del packaging e tutte le designazioni
- ignorare tutto cio’ che e’ scritto in grande e ben visibile
- la lista degli ingredienti deve essere corta, contenere solo ingredienti naturali e con nomi facilmente comprensibili.
- se nella lista degli ingredienti ci sono molti che iniziano con “E-” allora indicano additivi “chimici” (preparati in laboratorio)
- preferire alimenti BIO, di commercio equo-solidale o con nome di origine certificata
- evitare i primi prezzi o i prodotti di “mercato”
- privilegiare i prodotti artigianali o con filiera corta
I prodotti BIO sono un modo per migliorare la qualita’ della vita, in termini di cibo.
Certo, sono a volte piu’ costosi, ma molte volte neppure di molto solo qualche centesimo di differenza con il prezzo normale.
Ieri sera, ad esempio, ho cucinato un filetto di vitello acquistato direttamente dalla fattoria che lo ha macellato.
Eccezionale la qualita’ della carne, tanto che si scioglieva in bocca ed avevo proprio paura di prepararlo nel modo sbagliato cosi’ da distruggere tutte queste caratteristiche (anche crudo era ottimo!).
Forse sarebbe meglio mangiare meno, e spendere la differenze nella qualita’ del prodotto: qualita’ invece che quantita’.
Nel caso in cui voleste approfondire la lettura, cosa che personalmente rileggero’ il libro al piu’ presto, e’ di vedere i seguenti links… e tanti altri ancora:
http://www.passiondesaliments.com/
http://www.bioalaune.com/fr/actualite-bio/34008/mangeais-produits-vendais-interview-ancien-industriel-christophe-brusset-fou-avaler
http://www.elle.it/magazine/libri/news/a1474926062479/siete-pazzi-a-mangiarlo-libro-denuncia-christophe-brusset-cibo/
Un po’ qua … und ein bisschen dort