Nonostante questo post sia pubblicato MOOOLtto vecchio rispetto alla preparazione di queste GIRELLE di PANE-MOZZARELLA, la ricetta e’ stato preparata per terminare il lievito di birra in rimanenza ( che avevo usato per le Cinnamon rolls, e per la 4e4otto ).
Tobias non sempre riesce a decidere cosa mangiare in mensa a scuola.
Cosi’ nell’incertezza, gli do la possibilita’ di portare, solo 1 volta a settimana, un pasto da casa (leggi “bonus”).
Non so come, ma ho (ri)visto tra i miei fogli sparsi la seguente proposta e mi sono attivata per preparare quest girelle all’istante
La ricetta, presa dal Blog di Misya, e’ la seguente per le “Girelle di pan-mozzarella”
Ingredienti – Girelle di pane-mozzarella – 20 girelle circa
500 gr di farina 200 gr di latte 15 gr di lievito di birra fresco 50 gr di burro 8 gr di sale 10 gr di zucchero 200 gr di mozzarella 100 gr di passata di pomodoro 20 gr di parmigiano grattugiato olio sale
Procedimento
Sciogliete il lievito e lo zucchero nel latte appena tiepido
Aggiungete la farina e il sale e iniziate ad impastare, aggiungete la mozzarella tritata.
Poi il burro morbido, formate una palla e avvolgetela nella pellicola, mettete in frigo per mezz’ora.
Insaporite la passata di pomodori con un filo d’olio, il sale ed il basilico o l’origano se vi piace
Riprendete il pan pizza dal frigo, stendete con il mattarello coprite con un velo di salsa, poi spolverizzate con il parmigiano grattugiato
Arrotolate fino a formare un salsicciotto
Tagliare a fette e mettete in una teglia e fate lievitare per un’ora e mezza circa.
Appena lievitate ricoprite con un pò di salsa rimasta, un filo d’olio
Infornate a 180 gradi e cuocete le girelle di pan mozzarella per 20 minuti
Le modifiche da me apportate sono state:
- ho utilizzato solamente 7gr di lievito (non ne avevo piu’)
- al posto del parmigiano ho usato dell’emmentaler che avevo in casa, gia’
grattugiato ed aperto (ma non ditelo a Tobias!) - ho usato un mix di erbe italiane per insaporire la salsa
- i tempi di lievitazione? non li ho ancora capiti..
Un po’ qua … und ein bisschen dort