Il tamagoyaki (卵焼き), chiamato anche tamago o dashimaki, (dove “Tamago” significa uovo, e “yaki” significa fritto) e’ un piatto tipico della cucina giapponese.
Si tratta di una omelette giapponese, dove le uova vengono sbattute per poi essere cotte ed arrotolate, venendo riposte nel famoso “bentō” o mangiate direttamente per colazione.
Come scrivevo, le uova vengono sbattute aggiungendo mirin e zucchero (per rendere il composto più dolce) oppure aggiungendo salsa di soia e spezie.
Tutto il composto viene fritto in una “Makiyakinabe” (una padella speciale) e, in alcune ricette, viene aggiunto del sakè.
Alcune preparazioni del sushi prevedono come avvolgimento il tamagoyaki al posto dell’alga nori.
Ebbene, a Natale Stephan mi ha regalato una di queste padelle rettangolari e, non avendola ancora utilizzata, ho pensato bene di sfruttare questa occasione.
Ingredienti – Tamagoyaki – frittata arrotolata – a persona
2 uova (150 g) 1 cucchiai di latte di soia (30 g) * un pizzico di sale (1 g) pepe (a piacere) olio per cucinare
Procedimento
Iniziate con il preparare il composto di uova.
Inserite le uova, il latte (di soia) e il sale in una ciotola e mescolate bene tagliando a pezzi l’albume.
Filtrate con un colino il composto, 2 o 3 volte (opzione facoltativa).
Scaldare una padella per la frittata giapponese a fuoco medio, aggiungete l’olio e asciugate l’olio in eccesso con un tovagliolo di carta.
Attenzione, il composto di uova viene aggiunto in 3 volte.
Versare ⅓ del composto di uova nella teglia intera e quando la superficie è ancora morbida ma il fondo ben cotto, arrotolate 3 o 4 dall’esterno verso il manico della pentola. Nel caso in cui vediate delle bolle, rompetele in fase di cottura.
Aggiungete un goccio di olio se necessario, e versate metà del composto di uova. Sollevate il tamagoyaki (frittata) e spostatelo verso il fondo del pentolino. Quando la superficie è quasi cotta, arrotolatela 3 o 4 volte dal dorso verso il manico (verso di voi)
Terzo strato: ripetere il passaggio aggiungendo eventuale olio ed il restante uovo.
Note Varie
- Utilizzando il latte di soia, il risultato risulta piu’ soffice. Nulla vieta di inserire latte o liquido diverso.
- Filtrate l’uovo con un colino 2 o 3 volte. Anche se questo e’ un passaggio in più, rendera’ il tamagoyaki cotto più elastico e morbido.
- Preriscaldate la padella e spalmate l’olio con un tovagliolo di carta per evitare che l’uovo si attacchi.
- Non abbassate la fiamma dall’inizio alla fine: preriscaldate a fuoco medio e cuocete a fuoco medio. Se il fuoco è basso, il tamagoyaki sarà sottile perché l’uovo non si alzerà. Se pensate che il calore sia un po’ forte, spostate la padella dal fuoco per raffreddarla.
- Non cuocere troppo: l’uovo tendera’ ad asciugarsi se lo cuocete troppo. Arrotolatelo prima della completa cottura.
Il tamagoyaki non viene considerato una vera e propria pietanza,piuttosto un accompagnamento o uno stuzzichino e si trova quasi sempre nei bento, i pranzi da asporto.
Nonostante il cibo giapponese sia conosciuto in tutto il mondo per i suoi colori e la raffinatezza delle sue decorazioni… lo so, ci devo ancora lavorare.
E parecchio. !!
Un po’ qua … und ein bisschen dort