E con oggi termina il giro bolognese, per proseguire verso il Centro Italia.
Destinazione… Firenze Santa Maria Novella!
Probabilmente sto diventando vecchia, oppure piu’ conciliante con Tobias, cosi’ da aver prenotato il biglietto del treno non prestissimo. Tutto questo per dare un po’ di pace e non mettere pressione alla nostra vacanza, ma produce anche lati negativi: una grossa dispersione di tempo nell’attesa.
Perche’ si, nonostante sia in tarda mattinata, non abbiamo ugualmente fatto nulla.
Se non sostare, dopo la colazione ed il check-out nell’ “oasi” dell’albergo Starhotels Excelsior di Bologna, con aria condizionata.
Il caldo e’ veramente atroce, si suda anche stando fermi.
Non e’ facile neppure con la mia situazione (di sovrabbondanza corporea) che, e soprattutto con la mascherina, mi cola sudore e sbuffo tremendamente.
Finalmente siamo partiti alla volta della Stazione Centrale, per prendere il Freccia Rossa.
Il suo binario era veramente negli inferi, ossia al piano -5.
Il distanziamento personale e’ stato osservato, cosi’ come la misurazione della temperatura (che con questo caldo non so come si possa restare freschi).
Dopo solo TRENTA minuti eravamo arrivati nel capoluogo Toscano.
Veramente veloci! Era l’unica possibilita’ che avevamo per spostarci, visti i lavori in corso alle diverse stazioni intermedie.
Nonostante la nostra camera prenotata al FLORENCEUNITA fosse veramente vicino alla stazione, a neppure 5 minuti a piedi, siamo riusciti a sbagliare direzione, numero civico e piano. Un disastro…
La camera e’ decisamente spartana: due letti, una sedia, un tavolo ed un armadio. Almeno e’ presente un ventilatore che fuzione!!
Il bagno e’ riservato a noi, nonostante si trovi fuori dalla stanza.
Dopo un veloce disbrigo della parte logistica, eccoci in uscita nuovamente, in ricognizione per vedere la citta’.
Al Duomo siamo rimasti in coda per almeno un’ora di attesa, prima di poterci entrare.
Duomo / Cattedrale Santa Maria del Fiore, si tratta di una chiesa medioevale con la sua enorme cupola rossa, progettata dal Brunelleschi su modello del Pantheon, occupante dal 1400 uno spazio importante nel cuore della citta’.
La cattedrale, lunga 153 metri, fu costruita in quasi 170 anni per fare invidia alle chiese delle rivali citta’ di Pisa e Siena.
Alla realizzazione di questo complesso parteciparono i più importanti artisti fiorentini: Giotto, Brunelleschi, Vasari, Talenti, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti giusto per citarne alcuni.
La facciata del Duomo illumina la piazza con il bianco dei marmi di Carrara e verde, catturando l’attenzione per il suo stile ed i suoi dettagli elaborati in contrasto con la Cupola del Brunelleschi, che mostra il rosso accesso delle tegole, quello stesso colore che si ammira a perdita d’occhio osservando il panorama della città.
Santa Maria del Fiore è per dimensioni la terza basilica al mondo, preceduta da quella di San Pietro a Roma e St. Paul a Londra.
I diversi stili architettonici della facciata sono dovuti alle diverse epoche di costruzione (1200-1400), alternando cosi’ anche gli stili.
Intorno alla Cattedrale di Firenze, ed alla citta’ stessa, esistono tantissime curiosita’ e leggende popolari che le circondano… un giorno non basterebbe a scoprirle tutte.
Soprattutto perche’ molte “iscrizioni” sono incastonate nei dettagli architettonici delle Chiese e delle costruzioni e non e’ facile individuarli se non cercati attentamente.
La Porta dei Canonici – Porta della Mandorla
463 gradini per arrivare direttamente alla cupola del Brunelleschi
Il Battistero lo abbiamo ammirato solo dall’esterno. Nonostante le restrizioni i turisti erano comunque notevoli…
Il Battistero è uno degli edifici più antichi di Firenze e sta lì dal IV secolo; con le sue magnifiche porte è una vera Bibbia per immagini.
Eretto a pianta ottagonale, il battistero presenta il classico rivestimento “Romantico fiorentino” in marmo bianco di Carrara e verde di Prato, esempio di un gusto classico che contraddistingue anche altre strutture della città, tra cui la facciata di San Miniato al Monte.
La struttura ottagonale è abbellita da tre grandi portoni in bronzo, finemente curati con dettagli in oro e su cui sono scolpite varie scene religiose (dalla Bibbia) riguardanti soprattutto la vita di San Giovanni.
Il più famoso è quello che si affaccia oggi sul Duomo realizzato da Ghiberti e chiamato da Michelangelo “La porta del paradiso”, raffiguranti varie scene dell’Antico Testamento.
Nella Piazza troviamo anche la sede principale della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, con il suo Museo.
Abbiamo poi percorso la Via dei Calzaiuoli, famosa per essere la tipica strada dello struscio, ed abbiamo raggiunto Piazza della Signoria.
Via dei Calzaiuoli era in antico la via degli scarpai e dei ciabattini e oggi rappresenta la passeggiata obbligatoria per arrivare in Piazza della Signoria.
Entrando in questa via abbiamo incontrato la Chiesa di Orsanmichele, decidendo di dedicare una visita al suo interno dei giorni seguenti.
Originariamente questa chiesa fu edificata come riserva del grano cittadino ma poi divenuta luogo di culto.
All’interno sopra l’altare è visibile un affresco di fine 1300 di Mariotto di Nardo raffigurante tra le altre, l’immagine di Sant’Anna nell’atto di abbracciare la città, in qualita’ di prima Santa Protettrice di Firenze, mentre l’attuale patrono cittadino è San Giovanni, celebrato il 24 giugno.
La prima cosa che colpisce di Palazzo Vecchio è l’impossibilità di fotografarlo per intero: l’impedimento e’ dato dalla “Torre di Arnolfo”, alta 94 metri e costruita verso il 1310, che porta sulla vetta la grande bandiera con il giglio fiorentino.
La Piazza della Signoria e’ sicuramente un museo a cielo aperto, con la sua pianta irregolare raccoglie un gran numero di sculture e architetture di grande importanza e valore inestimabile, accessibili ed alla portata visiva di chiunque.
Questa piazza e’ il fulcro della citta’ e della vita sociale sn dal Medioevo.
Qui possiamo anche trovare:
- Palazzo Vecchio (oggi sede centrale e museo del Comune di Firenze)
- la Loggia dei Lanzi, una sorta di museo a cielo aperto
- la fontana di Nettuno chiamata goliardicamente dai Fiorentini “Biancone” (fu la prima fontana pubblica della città)
- copia del David di Michelangelo
- la meridiana
- la statua equestre di Cosimo I de’ Medici
In epoca romana questa piazza accolse, dove oggi è posto Palazzo Vecchio, le terme ed un grande teatro. Fu scenario di eventi cruenti, come l’esecuzione pubblica di Girolamo Savonarola il 23 maggio del 1498, impiccato e poi bruciato per eresia. Ad attestare tale evento a terra, davanti alla fontana del Nettuno, e’ stata posta una lapide.
La fontana del Nettuno, chiamata familiarmente del Biancone a causa della sua candida statua del Nettuno, e’ di recente ristrutturazione.
All’ingresso di Palazzo Vecchio fa bella mostra la copia del David di Michelangelo, mentre l’originale è conservato nella Galleria dell’Accademia di Firenze, ed e’ anche visitabile.
La Loggia dei Lanzi è un porticato sito sul lato destro guardando Palazzo Vecchio.
Si tratta di un luogo unico e di inestimabile valore, pieno di sculture e capolavori con riferimenti a simboli romanici e greci.
L’ingresso è gratuito, ma regolato da permettere una fruizione dell’area idonea per non creare caos, oppure danneggiare le opere.
Entrati nella Loggia dei Lanzi si rimane estasiati dai dettagli dei due leoni di marmo posti all’ingresso.
Una delle opere d’arte più è la statua bronzea di Perseo con la testa di Medusa nella mano sinistra, di Benvenuto Cellini.
La statua del porcellino, che in realta’ è un cinghiale, rappresenta un ulteriore simbolo della citta’ di Firenze.
La statua originale in marmo (in antico stile romanico) è conservata nella Galleria degli Uffizi: Cosimo de‘ Medici ne ordinò una copia in bronzo a Pietro Tacca, che fu esposto al pubblico, prima come fontana nella Piazza del Mercato.
Oggi molte altre copie sono sparse in tutto il mondo. Una delle copie più famose della Statua del porcellino è a Sydney, altre che a Monaco di Baviera ed in Canada (fuori dall’Università di Waterloo – Ontario)
Abbiamo proseguito verso gli Uffizi, giusto per sapere l’esatta ubicazione ed il tempo per raggiungerlo, in previsione della visita del giorno seguente.
Ancora in giro, ritornando nella Piazza della Signoria per una sosta mangereccia…
Piacevole sosta seduti ad un tavolino esterno de Dal Vinaio, gustando della schiacciata con porchetta ed una salame toscano-fontina.
Veramente ottima, soprattutto perche’ non era assolutamente affollata e di grande qualita’ il prodotto offerto.
La consiglio vivamente!
In questi giorni la colazione non e’ prevista nel prezzo della camera, cosi’ abbiamo fatto un po’ di spesa alla Coop per le prossime mattinate.
Per Informazioni
Florenceunita
Via del Melarancio, 5
Dal Vinaio
Via Vacchereccia 10/r
Un po’ qua … und ein bisschen dort