Il Kazakistan (in kazako: Қазақстан?, traslitterato: Qazaqstan; in russo: Казахстан?, traslitterato: Kazachstan; in italiano anche Kazakhstan, Kazahstan o Kazachstan; in passato anche Cosacchistan o Cosacchia), ufficialmente Repubblica del Kazakistan (in kazako: Қазақстан Республикасы?, traslitterato: Qazaqstan Respublıkası), è uno Stato transcontinentale, una parte di cui si trova a cavallo tra Asia ed Europa.
La sua capitale è Nur-Sultan, precedentemente nota come Astana.
Le lingue ufficiali sono il kazako e il russo. Il kazako è una lingua turca e la lingua nazionale del paese. Si scrive con l’alfabeto cirillico ma si prevede però il passaggio all’alfabeto latino entro il 2025. Esiste già un alfabeto latino, ma al momento non è ampiamente utilizzato.
Il nome Kazako deriva dalla lingua turca e significa “indipendente-libero-vagabondo” che riflette la cultura nomade dei kazaki. Il suffisso persiano -stan significa “terra”, quindi il Kazakistan può essere tradotto letteralmente come “Terra dei Kazaki”.
E cosi’ e’ stato appunto il territorio del Kazakistan, storicamente abitato da gruppi e imperi nomadi.
Il Kazakistan, ex repubblica dell’Unione Sovietica, è stato l’ultimo a dichiarare l’indipendenza durante lo scioglimento dell’Unione Sovietica nel 1991.
Il mese di marzo e’ un periodo molto ricco di festeggiamenti; si inizia con l’8 marzo, Giornata internazionale della donna.
Si procede poi con il 21 marzo, ossi ail Capodanno, secondo il calendario persiano.
Per proseguire con il primo giorno di primavera.
Nowruz, ossia Nauryz, è il primo mese di primavera, che ovviamente è marzo in lingua inglese.
Per il Kazakistan e’ considerato il mese migliore dell’anno, in quanto e’ ricco di di festivita’.
“Nauryz” nella traduzione dalla lingua persiana significa “un nuovo giorno”. Nella lingua Qazaq significa “un nuovo anno”, “una vacanza di primavera” o “un grande giorno”. A volte si chiama anche “Milk festival”
Nauryz è una celebrazione del risveglio della vita della Natura e di tutte le creature viventi sulla Terra. È il giorno dell’equinozio, nella comprensione del popolo Qazaq
“A marzo, il Sole, la Luna e la stella delle Pleiadi stanno su un’unica linea nel cielo, arriva dunque un equinozio”.
Le gelate invernali sono finite, molti animali da fattoria danno alla luce la loro prole, la terra riceve un caldo risveglio grazie ai raggi del sole. Gli uccelli tornano dai paesi caldi e le bestie si svegliano dal letargo invernale.
Questo giorno così sacro veniva chiamato dai Qazaq “il grande giorno” – “Ulys kun”.
Secondo la credenza popolare, in questo giorno non puoi dormire, altrimenti il tuo sangue si guasterà. Per evitare tali conseguenze, si consiglia vivamente di bere una bevanda tradizionale Qazaqa chiamata “Nauryz-kozhe”.
Il Nauryz Kozhe è il piatto tradizionale appositamente preparato per, e durante, la festivita’ del Nauryz Meiramy.
Il Kozhe è una bevanda fredda, tradizionale dei nomadi, che li ha aiutati nelle calde giornate estive a uccidere la loro brama di sete. I suoi ingredienti principali sono orzo, sale, acqua, latte e kefir.
E Nauryz kozhe è una versione più ricca di kozhe poiché si possono aggiungere più ingredienti per renderlo più denso e riempitivo, cosi’ da poter assomigliare ad una zuppa molto densa.
Quella che ho trovato e’ la ricetta piu’ semplice e basica, che contiene solamente i 7 ingredienti principali, ognuno con la sua propria sacralita’.
Ingredienti – Nauryz Kozhe
500 gr - carne (meglio cavallo), manzo o agnello, o un mix acqua - quanto basta per far bollire la carne 1 litro di kefir (o mix di yogurt naturale mescolato con un po' d'acqua o latte) sale qb 50 gr di riso 100 gr di orzo 50 gr di tagliatelle / pasta
Procedimento
Cuocete la carne in una quantità sufficiente di acqua salata (tanta quante ne occorre per coprire la carne nella pentola) per almeno 2-3 ore.
Il tempo di cottura dipende naturalmente dalla tipologia della carne utilizzata (*).
Assicuratevi di rimuovere la schiuma che si accumula quando inizia a bollire.
Quando la carne e’ cotta, rimuovetela dalla pentola.
Fate cuocere l’orzo (fino a meta’ cottura) facendolo bollire nell’acqua salata della carne.
Inserite il riso insieme nella stessa pentola, e procedete nella cottura insieme all’orzo.
Aggiungete le tagliatelle dopo che riso e orzo sono stati in brodo per 10-15 minuti, facendole cuocere per ulteriori 5 minuti ( o seguendo il tempo di cottura segnato).
Mentre la carne e’ fuori dalla pentola, tagliatela in pezzi più piccoli e aggiungetela di nuovo nella pentola.
Lasciate raffreddare un po’ prima di aggiungere il kefir.
Note Personali e Varie
- La carne usata per la nostra preparazione e’ manzo, 400gr. mentre la cottura e’ stata effettuata con la pentola a pressione (circa 30 minuti + sfiato naturale per renderla un po’ piu’ lessata).
- Avendo terminato l’orzo, e non avendolo acquistato, l’ho sostituito con dell’Ebli.
- Sarebbe meglio utilizzare tagliatelle fatte in casa
- Puoi diluirlo semplicemente tagliando alcuni ingredienti.
Gli elementi principali di questa cucina sono la carne (di cavallo, pecora, manzo e cammello) e i latticini.
È una cucina basata molto sulle tradizioni dei nomadi: infatti molte tecniche di cottura usate servivano un tempo per la conservazione a lungo termine degli alimenti; inoltre vi è una grande pratica di salatura ed essiccamento della carne, e si predilige il latte acido, più facile da conservare.
La cucina kazaka risente inoltre di influenze turche, russe e mongole.
Nella cucina nazionale, la carne di bestiame può essere cucinata in vari modi e viene generalmente servita con un vasto assortimento di prodotti di pane tradizionali.
Tra i piatti tradizionali troviamo
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- Beshbarmak – carne di cavallo o montone bollita, tagliata e mescolata con strisce di pasta bollite. Si serve accompagnato con del brodo di montone (sorpa) in scodelle tipiche, le kese. È il piatto kazako più popolare. Il suo nome significa “cinque dita” a causa del modo in cui si mangia. È documentato che il nome originario in kazako fosse “kazaksha yet” ossia “carne alla kazaka”
- Kurdak – carne di pecora o cavallo arrostita con le frattaglie (cuore, fegato, reni…) tagliata a dadini e servita con cipolle e peperoni;
- Kazy – salsiccia di carne di cavallo;
- Zhal – lardo del collo del cavallo affumicato
- Shalgam – insalata tradizionale. Viene tipicamente preparata con una combinazione di ravanello grattugiato, carote, peperoni, cipolle e aglio. L’insalata è condita con aceto di vino bianco, zucchero, olio, sale e pepe di Caienna.
Gli ingredienti vengono mescolati insieme, uniti al condimento, quindi l’insalata viene servita, fredda o a temperatura ambiente. Si consiglia di servirla come accompagnamento al beshbarmak, un tradizionale piatto di carne. - Palaw – carne fritta con carote e cipolle, alla quale viene aggiunto il riso bollito;
- Manti – ravioli tipici ripieni di carne tritata di agnello speziata e aromatizzata con pepe nero, cotti al vapore e conditi con burro, panna acida, o salsa di cipolla;
- Naan – Pane cotto nel forno tandoori;
- Kurt – panna fermentata, essiccata ed arrotolata in palline. È simile al Kishk;
- Boortsog / Baursak – palle o triangolini di pasta lievitata fritte con un aspetto gonfio composto da farina, latte, sale, zucchero, uova, burro e lievito. Il pane viene fritto solo per occasioni speciali come compleanni, matrimoni o commemorazioni. Si crede che l’odore dell’olio e del pane fritto fluisca nel cielo ai cari defunti così anche loro possono godersi il piatto.
Il pane viene comunemente consumato da solo o come dessert accompagnato da zucchero, burro, marmellata o miele, mentre ad alcune persone piace immergerlo nel tè. È interessante notare che il baursak più grande è stato realizzato a Ufa, in Russia, nel 2014, con un peso di 179 kg.
Tra i dolci ricordiamo
- Kaymak – panna acida preparata con latte bollito;
- Shelpek – focaccia fritta. È fatta con una combinazione di farina, zucchero, latte, sale, lievito o lievito e olio per friggere. Una volta preparato l’impasto, viene diviso in palline e ognuna viene poi arrotolata in un cerchio sottile.
I dischi vengono fatti cadere in olio bollente e fritti su entrambi i lati fino a doratura. Shelpek è particolarmente significativo il venerdì, il giorno più sacro della settimana nel mondo musulmano, e la focaccia è preparata per onorare il ricordo di coloro che sono morti. Una volta cotte, queste focacce vengono piegate, quindi servite con formaggio, marmellata o panna acida, di solito nel pomeriggio, accompagnate da una tazza di tè a lato.
Questa focaccia leggera e morbida può essere utilizzata anche con vari stufati e curry. - Shek-shek – palline di pasta non lievitata fritte, disposte a piramide e ricoperte di miele. Una volta raffreddati, lo Shek-shek viene decorato con frutta secca. È il dolce dei matrimoni;
- Baursak – frittura di panetti di pasta lievitata.
Le bevande tradizionalmente consumate in Kazakistan consistono prevalentemente in latte fermentato o tè nero.
Quest’ultimo è stato introdotto dalla Cina dopo la nascita della via della seta, ed oggi viene consumato con l’aggiunta di latte. Il Kazakistan è uno dei paesi col più alto consumo di tè pro capite.Le principali bevande tradizionali sono:
- Kumis – latte di cavalla fermentato. È la bevanda più popolare del Kazakistan.
- Ayran – yogurt vaccino allungato con acqua e salato.
- Shubat – latte di cammello fermentato.
Una cena tradizionale kazaka prevede una moltitudine di stuzzichini sul tavolo, seguiti da una zuppa e uno o due secondi piatti come pilaf ebeshbarmak.
Асың дәмді болсын
Asıñ dämdi bolsınUn po’ qua … und ein bisschen dort