L’Armenia (in Hayastan), ufficialmente Repubblica di Armenia (in Hayastani Hanrapetut’yun), è uno Stato asiatico indipendente del Caucaso meridionale, con capitale Erevan.
Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come “la terra di Haik” (stan è un tipico suffisso per indicare un territorio).
Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè (essendo figlio di Togarmah), che era nato da Gomer, a sua volta nato dal figlio di Noè, e, secondo la tradizione ebraico-cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di Babele e, ritornato, sconfisse il Re assiro.
Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak, un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno.
Fonti precristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè “terra dei fiumi”) che è l’antico nome della regione montuosa del paese e che è usato sia da alcuni storici greci sia dall’iscrizione di Behistun, ritrovata in Iran e risalente al 521 a.C.
La popolazione è composta per la maggior parte di armeni; il resto comprende curdi, russi e altri gruppi (assiri, ucraini, greci ed altri ancora).
Nel paese si parla la lingua armena nella variante dell’orientale, diffuso anche nella comunità armena dell’Iran.
Per cambiare un po’, oggi ho trovato e tentato di preparare i manti.
Ingredienti – Manti
Per la sfoglia 200 g Farina 00 1 uovo 80 ml Acqua 2 cucchiai Burro fusso 1 pizzico Sale Per il ripieno 300 g Macinato di manzo (o agnello) 2 Cipolle 4 cucchiai Prezzemolo 2 spicchi Aglio 2 pizzichi Sale e Pepe
Procedimento
Iniziate preparando la sfoglia:
impastate la farina con il burro fuso, l’acqua e l’uovo fino che avrete una bella palla liscia e consistente, condite con un pizzico di sale e lavoratela sulla spianatoia qualche minuto.
Coprite con la pellicola e lasciate riposare per 30 minuti.
Ripieno per i manti
in una ciotola ponete la carne macinata, conditela con sale e pepe, il prezzemolo tritato.
Tritate molto finemente cipolla e aglio e aggiungetelo al macinato di carne, mescolate per bene e tenete da parte.
Una volta fatto riposare l’impasto stendetelo in una sfoglia sottile 2 mm, ricavate dei quadrati grandi 5 o 6 cm (l’ideale sarebbe molto più piccoli).
Preriscaldate il forno a 200° e farcite ogni quadrato di sfoglia con un cucchiaio abbondante di ripieno, prendete con le due mani i lembi del quadrato e pizzicateli in su in modo di chiudere a mo’ di canoa .
Questa è la forma tipica dei manti, chiusi ai lati e aperti in mezzo in modo di far vedere il ripieno.
Cuoceteli in forno caldo su una teglia da forno rivestita da carta forno per almeno 25 minuti, devono risultare dorati in superficie e la carne ben asciutta.
Sfornateli, lasciateli riposare 5 minuti.
Note Personali
- Devo ammettere che non mi sono molto informata circa questa ricetta.
Le indicazioni trovate, in italiano, mi hanno tratto in inganno ed ho letto “sfoglia”, cosi’ ho acquistato della pasta sfoglia gia’ pronta.
Peccato che si intendava “sfoglia” come pasta…
Ad ogni modo ho proseguito ugualmente - Il mio macinato era solo di manzo
- Probabilmente e’ meglio utilizzare un mix per tritare cipolla ed aglio, in questo modo il composto diventa piu’ fine e non rimangono in bocca i pezzettoni.
- I miei quadratini erano di 4×4 , risultando davvero dei piccoli bocconcini
Le altre indicazioni che ho trovato, in seguito, descrivono questa pasta un po’ come dei ravioli, che portebbe essere accompagnata da una salsa di yoghurt, cetrioli ed agio (uno tzatziki, insomma..).
La cucina armena è la cucina tradizionale dell’Armenia e parte integrante della diaspora armena. È la più antica tra tutte le cucine della zona mediterranea e del medio-oriente, e pone le sue basi nei prodotti più semplici della terra e dell’attività pastorizia.
Gli armeni sono famosi per la loro grande ospitalita’ e l’arte di offrire il cibo.
La cucina è davvero ottima e anche molto sana data la freschezza degli ingredienti, soprattutto frutta e verdura, allo scarso impiego di grassi e largo uso di spezie (la curcuma, lo zafferano, la noce moscata e il cardamomo) ed erbe aromatiche fresche.
La carne più consumata è quella di agnello o di montone, spesso servita con le abbondanti porzioni del riso.
Il melograno e l’albicocca sono molto amati, tanto da essere diventati un simbolo della nazione.
La cucina armena occidentale si avvicina molto alla cucina libanese, greca e turca. Per questo motivo, è molto comune trovare sulla tavola ogni sorta di meze per antipasto come l’hummus, il tabbouleh, il mutabbal o i dolma (gli involtini di riso e uvette nelle foglie d’uva).
Le minestre sono in pratica zuppe a base di ceci, con pollo e montone, oppure le minestre fredde a base di yoghurt locale.
In Armenia orientale, generalmente il pasto inizia con la zuppa di mazdoun (yoghurt) o di pollo aromatizzata alle erbe. I più golosi uniscono le due specialità e servono una zuppa kefta al madzoun
Il piatto principale e’ il khorovadz , ossia spiedini di pollo grigliato o di carne – di solito di maiale, ma anche di manzo, pollo o agnello. Gli spiedini di norma sono serviti con del riso o delle patate fritte.
Tra gli altri piatti, possiamo trovare:
- Kebab (= montone), accompagnato da un piatto di verdura (appena scottate in padella), e riso.
- Pilaff dolce (chrov plav), fatto con frutta essicata (albicocche, uva, prugne), mandorle e miele
- Pesce del lago di Sevan alle mandorle, con patate arrostite con la buccia, o spiedini di soli pomodori e cipolle con lavash,o insalata.
- Khinkali tortelloni ripieni di 2-3 tipi di carni tritate con le spezie e cipolla.
- Kyufta – polpette di carne di agnello e di montone, ma anche di pollo, tritate e mescolate con erbe varie, cipolle, ripiene di lardo o uovo sodo, e fritte o cotte alla brace.
- Kebab armeno — carne di agnello macinata, servita con riso o con pane e pomodori alla griglia e accompagnato da cipolla cruda, una ciotola di yoghurt da mescolare al riso.
- Shish kebab – una lunga e sottile striscia di carne di pollo o vitello, cotta allo spiedo.
- Shashlyk – spiedini d’agnello o pollo serviti con pomodori e melanzane alla griglia e cipolle crude. La carne viene marinata per 12 ore nella marinata troviamo succo di limoni, olio di oliva e spezie varie (cannella, coriandolo, cumino), pepe e sale sale q.b.
- Formaggio fuso al forno con una leggera e croccante crosticina, servito con pane casareccio o lavash.
- Il khach si compone di zampe di manzo bollite.
- Il ghapama è una sorta di ragù di zucca. Di norma viene servito durante le feste
- I manti piccoli ravioli di carne, di solito ripieni di manzo
- Lavash – il pane tipico di sottilissima sfoglia, nel quale viene avvolto il formaggio oppure il pesce.
L’Armenia è ricca di frutti, dalle noci alle pere, dai melograni alle fragole, e la frutta secca viene servita quasi sempre trova suo posto al tavolo insieme con i dolci tradizionali:
Per quanto riguarda i dolci, la cucina armena si avvicina molto alla cucina orientale. Ritroviamo baklava, lokum e halva come dessert a fine pasto.
- Pakhlava, un dolce di pasta sfoglia con noci, mandorle e sciroppo con le spezie a base di miele – la ricetta in inglese)
- Madzouk e la marmellata di petali di rosa.
Le paste in genere sono un po’ stucchevoli, con molto sciroppo e zucchero.
Bari akhorzhak
Un po’ qua … und ein bisschen dort