Pane di semola cotto in pentola di Anna Cortiana

Oramai, quando trovo una ricetta di Anna Cortiana, vado sul sicuro.

Oggi ho voluto preparare del pane di semola rimacinata e, visto che ero un po’ di fretta, non ho utilizzato il licoli ma ho usato del lievito di birra secco.

La ricetta l’avevo precedentemente salvata, per poterla utilizzare in una occasione simile.
Come si legge dall’originale (che inserisco) viene usato del lievito madre, che ho sostituito, mantenendo il resto della procedura (quasi) non toccato.

Ingredienti – Pane di semola cotto in pentola

600 gr semola rimacinata di grano duro
400 gr acqua
150 gr lievito madre // 5gr ldb secco
1 cucchiaino malto
1 cucchiaino sale

Procedimento

Fate l’autolisi per tre/quattro ore con 300 gr di acqua fino a che il lievito madre rinfrescato non ha raddoppiato il suo volume, poi con i restanti 100 gr di acqua sciogliete il lievito madre, aggiungendo un cucchiaino di malto o miele.

Iniziate ad impastare e fate andare la planetaria con il gancio, fino a che l’impasto non incorda.
Aggiungete il sale e lavorate fino a che non è amalgamato.

Rovesciate l’impasto sulla spianatoia cosparsa di semola, fate un giro di pieghe a tre e coprite a campana. Dopo 20 minuti fate un altro giro di pieghe e coprite, dopo ancora 20 minuti effettuate il terzo giro di pieghe.
Mettere l’impasto in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare fino al raddoppio.

Nel frattempo accendete il forno e mettete la pentola ed il coperchio a scaldare.
Quando la pentola è rovente, aiutandosi con una pala della pizza (ad esempio) buttate all’interno della pentola la pagnotta, scuotendola leggermente (AIUTANDOSI CON DELLE PRESINE DATO CHE LA PENTOLA E’ CALDISSIMA).

Coprite con il coperchio (anch’esso bollente!) e fate cuocere alla massima temperatura per 20 minuti.
Abbassate poi a 200gradi e fate cuocere altri 10/15 minuti.
Dopodiché togliete il coperchio e terminate la cottura del pane con lo sportello del forno a spiffero (ognuno poi si regoli in base al proprio forno).

Fate raffreddare il pane sulla gratella.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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