Saltellando di qua e di la’ per l’Europa con il nostro giro di cibo, oggi siamo approdati in Polonia.
Diciamo che l’idea per il pranzo quotidiano e’ nata principalmente dalla quasi concomitanza di San Martino e della sua famosa “oca”.
Ho cosi’ pensato di abbinare le due occasioni e questo che vi propongo e’ dunque il risultato da me ottenuto.
Sicuramente il libro trovato in biblioteca ” Von Bigos bis Pirogi – Die besten Kochrezepte aus Polen” – di Varus Velkoz – mi ha molto aiutato con nuovi spunti ma, purtroppo, ho solamente potuto eliminare molti piatti tipici polacchi che non avrei mai preparato.. sia per incapacita’ (i Pirogi, ravioli ripieni, appunto), sia per ingredienti il/lo Zurek (minestra di farina di segale, accompagnata da uovo sodo e salumi), sia perche’ il “pubblico” e’ abbastanza critico con il cibo proposto.
Con l’ausilio di Google translator sono approdata a questo sito ed alla sua ricetta “pieczone gesie udka przepis” che ho tradotto e che mi sono apprestata a seguire.
In effetti utilizzando alcune parole chiave, ho potuto trovare molte altre ricette che erano molto simili per quanto riguarda la cottura ma, questa in particolare, forniva anche utilissimi consigli e tempistiche inseriti nel post stesso.
In breve… pochi ingredienti per un ottimo e saporito risultato.
Ingredienti – oca al forno
2 zampe d'oca (zampe) (1 kg) sale (circa 1 cucchiaino) pepe (circa 1 cucchiaino) 2 cucchiai di maggiorana essiccata (l'ho sostituita con timo) 1/2 tazza di succo di mela 1 spicchio d'aglio piccolo, affettato sottilmente o essiccato
Procedimento (come da traduzione!)
Lavate i piedi d’oca e asciugateli accuratamente con un tovagliolo di carta. Condite con sale e pepe, spalmate con maggiorana (timo nel mio caso) e avvolgeteli con fette di aglio.
Mettete le cosce in una pentola resistente al calore con un coperchio (e in sua assenza in una teglia da forno, che deve quindi essere strettamente coperta con un foglio di alluminio), con la pelle rivolta verso il basso.
Versate il succo di mela sul fondo della pentola.
Riscaldate il forno a 120 gradi C.
Coprite la pentola e mettetela nel forno.
Cuocete per 2 ore. Quindi capovolgete le cosce e cuocete per altre 2 ore.
Se le cosce dell’oca sono già morbide dopo quattro ore, cioè la carne si stacca perfettamente dalle ossa e la crosta è sottile e gustosa (anche se è morbida) potete, a vostra discrezione, procedere nel formare una crosticina croccante e ben rosolata: mettete la pentola con i piedi scoperti sotto una griglia riscaldata in forno – o in un forno preriscaldato a 220 ° C – per alcuni minuti fino a quando la crosta si imbrunisce.
(qui ho preferito coprire con un pezzetto di alluminio le ossa sporgenti dell’oca, prima di metterle sotto il grill).
Scolate il grasso fuso durante la cottura in una pentola (nel mio caso NON ho trovato nessun grasso aggiunto durante la cottura) quindi fate raffreddare e raccogliete il grasso dall’alto (può essere usato per friggere) ed eliminate il liquido raccolto nella pentola.
Note Varie
- Per l’autrice del blog, le sue zampe d’oca erano ancora dure dopo 4 ore in forno.
Cosi’ ha prolungato la cottura per ulteriori 2,5h, mantenendo la pentola scoperta. Nonostante questo ulteriore tempo, la crosta divenne croccante, ma il tutto rimase umido. - L’oca deve essere morbida, staccarsi facilmente dalle ossa.
- Il tempo di cottura dipende, tra l’altro dalla dimensione delle gambe, anche non attenersi al tempo rigido indicato qui.
- Sempre l’autrice ha cucinato un’altra volta le gambe d’oca, cuocendone 8 in una sola volta ma su due vassoi.
Ha messo l’oca in forno alle 6:50 del mattino, era buona solo dopo le 15:00.
Note Personali
- Leggendo le note personali dell’autrice e le sue tempisitche, ho deciso di accelerare un pochino.. cosi’ che le prime 2 ore di cottura le ho fatte a 140gradi.
Dopo aver rigirato le cosce in pentola, sono ritornata a 120gradi e le ulteriori 2 ore sono state sufficienti per me. - In tutto ho cotto 4 cosce/zampe, per un totale di 2Kg.
Le ho posizionate in 2 contenitori diversi, un pirex con coperchio e la mia cocotte. - Le cotture sono state comunque uniformi.
Abbinamento
Con cosa servire la carne d’oca?
Sicuramente con l’immancabile purè di patate.
Nel post del blog si puo’ trovare anche una purea di barbabietola arrostita, o con purea di cocco.
Noi abbiamo aggiunto un cavolo rosso profumato al porto, giusto per sgrassare un attimo, precotto e solo da scaldare.
E’ stata un’idea dell’ultimo minuto..
Smacznego
Un po’ qua … und ein bischen dort