Non sono capace di disegnare.
Anche quando ricopio qualche cosa, le proporzioni non quadrano per niente, ed il risultato e’ molto piu’ grande dell’originale.
Non sono neppure capace di scrivere bene, la mia scrittura non e’ proprio da “dottore” o “a zampa di gallina”, ma sono ben lontana da quella che mi piacerebbe fosse.
Ho una grossa collezione di trasferelli (si, proprio quelli che impazzavano secoli fa) ancora insonsi.
Non li ho mai usati perche’ mi e’ sempre dispiaciuto farlo, cosi’ ora sono praticamente inutilizzabili e non servono piu’ a niente.
Forse solo per ricopiare il soggetto, facendo cura che non si “sbriciolino”.
Quando ero piccola mio papa’ mi faceva giocare con le etichette, cosi’ da creare disegni di fantasia ed astratti.
E mi divertivo moltissimo.
Ho ancora delle matite nuove di pacca, belle esteticamente ma magari non proprio funzionanti.
Non saprei, in quanto non le ho mai usate e provate.
Ho una scatola (o forse piu’?) con mozziconi di matite colorate, forbicine per tagliare carta con forme strane, stampini natalizi, bucatrici alternative (non fanno solo buchi rotondi), carta velina per fare i fiori (mi aveva insegnato mia Nonna), pastelli a cera (prima o poi li fondo insiemie), pennarelli quasi scarichi, golle con glitzer oramai secche, confezioni di cocoina da sniffo, bottigliette di vinavil inutilizzabili, dash pronto per l’utilizzo e fimo secco come un sasso.
Tutto questo per dire solo che quando entro in negozi di cartoleria (o affine) e’ il mio mondo!
Provo buona parte delle penne disponibili, le soppeso, odoro le gomme, guardo tutti i quaderni, tutte le etichette.. insomma, mi trovo a casa.
Tanto che per Natale Stephan mi ha regalato una confezione GIGANTE di penne-gel alcune anche glitzerate.
Un sogno!
lo ha poi accompagnato da un libro “Mandala” per adulti.
Si, non solo i bimbi si divertono nel colorare, anche i grandi lo fanno.
Un po’ qua … und ein bisschen dort