Bazar.

Patatolandia e’ una grande nazione.
Dicono che e’ ricca ma, sicuramente, la popolazione fa di tutto anche internamente per evitare gli sprechi e vivere “con poco”.

Uno degli esempi che potrei citare e’ sicuramente dato dal “flohmarkt” (= Mercatino delle pulci), dal Basar e dalle innumerevoli applicazioni (apps) che si possono reperire in Internet o iniziative di diverso tipo.

Anni fa, quando abitavamo ancora nella prima casa, avevo gia’ vissuto l’esperienza del “Flohmarkt”.
Per me era un divertimento, un modo di vedere  gente, avere un contatto con loro e tentare un approccio iniziale in tedesco.
Lo avevo anche fatto perche’ era praticamente _sotto_ casa mia, quindi non difficile da raggiungere e potevo terminare e risalire a casa quando volevo.

Da quando abito nella seconda casa, Tzinne mi ha portato alla conoscenza dei diversi Baby-Kinder Basar.
Sono quindi diversi anni che bazzico da uno all’altro Basar, sia per vendere che per acquistare.
In particolare il baby-kind Basar della mia cittadina viene organizzato 2 volte all’anno (primavera ed autunno).
Molto spesso, con sovrapposizione di data, si possono avere Basar in paesini diversi.

Ad ogni modo ci si diverte, si rispolverano giochi o vestiti di Tobias che sono diventati piccoli, gli si etichetta e li si mette in vendita.

Il mio scopo principale non e’ il guadagnare (ma persone lo fanno per questo) ma liberare casa da tutto cio’ che  e’ inutile, che raccoglie polvere e non serve piu’.
I soldi guadagnati finiscono, poi, sul  conto di Tobias e servono a lui stesso per sovvenzionare acquisti vari.

Come dicevo, oltre alla vendita c’e’ anche l’acquisto.
In questo caso la ricerca e’ piu’ ardua… l’affluenza al basar e’ talmente alta che, quando ci andiamo, lo facciamo sempre verso la chiusura: lo so che la scelta e’ inferiore o i prezzi degli articolo superiori, ma si evita la calca.

Cosi’ quest’anno ho deciso di andare ad aiutare in uno dei piu’ grandi (l’anno scorso lo avevo fatto con lo Skibasar della scuola, e vorrei ripetere nuovamente questa esperienza).
In questo modo si ha la possibilita’ di una pre-scelta dei capi, giochi e libri.. e stiamo a vedere.

I ragazzini crescono ad una velocita’ supersonica, e molto spesso piange il cuore dover spendere un sacco di soldi per un capo che viene utilizzato solo poche volte.

Al momento, e fortunatamente, Tobias non fa storie sul fatto che i vestiti sono usati.
E’ come se avesse un “fratello maggiore”.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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