Ciambella al miele e cardamomo

Nonostante l’enorme quantita’ di faldoni contenenti ricette, molte volte faccio prima a cercare in Internet, soprattutto quando ho solo un piccolo ingrediente da voler usare

In questo caso, dalla produzione dei biscottini dell’Avvento, mi avanzava del “Cardamomo”,  e… sono approdata a questa ricetta qui.

Che dire?

Nonostante non abbia un frullatore ad immersione con la frusta, e quindi il “bianco montato a neve” ha lasciato il tempo che ha voluto, il risultato e’ stato semplicemente.. OTTIMO.

Riporto qui la ricetta, cosi’ come l’ho trovata (e senza molte modifiche):

INGREDIENTI per uno stampo da 24 cm di diametro

270 g farina senza glutine  (farina normale)
 1 cucchiaino di cardamomo in polvere
 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
 125 g burro a pezzetti
 100 g zucchero
 2 uova
 125 ml latte
 5 cucchiai di miele millefiori (di acacia, quello che avevo in casa)
 1 bustina di lievito per dolci
 zucchero a velo

Procedimento

Setacciate insieme la farina, il cardamomo e la cannella [ed il lievito…].

Aggiungete il burro morbido e lo zucchero, poi amalgamate il tutto con lo sbattitore elettrico, fino ad ottenere un composto simile al pangrattato.

Incorporate i tuorli, il latte e il miele e continuate ad amalgamare fino a quando il composto sarà cremoso.
Montate gli albumi a neve e uniteli delicatamente al composto, mescolando dal basso verso l’alto.

Versate l’impasto nello stampo imburrato e infarinato e appiattite la superficie.

Infornate per 35 minuti a 180°C e controllate la cottura inserendo uno stecchino nella torta.

Lasciate la torta nello stampo per 5 minuti, prima di metterla su una gratella a raffreddare.
Quando si è completamente raffreddata cospargerla di zucchero a velo.

Non so se saranno state le uova poco montate, o il lievito di Patatolandia (in quantita’ maggiore rispetto alla bustina italiana), o il forno di casa ma la torta non era cotta completamente, cosi’ l’ho dovuta lasciare nel forno per ulteriori 15 minuti.

Magari la prossima volta… con lo zenzero??

 

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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