Carne di cane

Un mio amico ha pubblicato un raccapricciante post sul suo Blog.

Personalmente spero che scherzi ( &)… ma questo non mi ha vietato di fare un po’ di ricerche in Internet circa l’argomento (macellaio – Cina – cane).
Altro che macabre immagini, la faccenda e’ veramente seria

Dal sito della  LAV – Lega AntiVivisezione :

Un’investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili all’interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina: animali rinchiusi in anguste gabbie di rete metallica, completamente spoglie e senza riparo. Una prigionia che provoca gravi effetti sul loro comportamento: stereotipie, passività, automutilazione, problemi di riproduzione, fino all’infanticidio.
Al momento dell’uccisione gli animali, portati nei mercati all’ingrosso dove le grandi compagnie vanno ad acquistare le pelli, vengono storditi con ripetuti colpi alla testa, inferti con un bastone, con una barra metallica, oppure prendendo gli animali dalle zampe posteriori e sbattendoli a terra con violenza. Gli animali lottano, hanno convulsioni, infine giacciono tremanti a terra: molti rimangono vivi.
Poi arriva l’accetta, ma non per finirli, per mutilare la zampe. La scuoiatura avviene quando molti sono ancora coscienti; anche alla fine respirano ancora e il cuore continua a battere, i movimenti del corpo e degli occhi sono evidenti per altri 5/10 minuti.
Tutto questo è documentato da foto, filmati e rapporti.
Puoi vedere con i tuoi occhi se te la senti: www.nonlosapevo.com Si tratta di una breve riduzione per non turbarti troppo.

Si continua con la  ENPA

Gli investigatori hanno inoltre scoperto che i macellai di quella zona uccidono dai 10 ai 12 cani al giorno, vendendo la loro carne e pelle. (Non e’ indispensabile aspettare che il cane sia morto per iniziare a squoiarlo, basta tramortirlo.)
E’ molto difficile, se non impossibile sapere se le pelli di cani e gatti arrivano negli Stati Uniti. Gli investigatori hanno trovato in alcuni negozi giacche con l’etichetta “Mongolia dog fur”, mentre altri indumenti, anche se senza etichetta, sembrano decisamente provenienti da questi poveri animali.

Spero caldamente che, quando ho fatto il mio viaggio in Cina, non abbia mangiato NULLA di questo tipo.

Ho evitato di inserire documenti di vario genere.
Sono sicura che le parti inserite siano decisamente veritiere ed affidabili.

Lascio a voi la libera scelta di commentare.

La foto e’ stata scattata con il suo cellulare al supermercato. Geograficamente si trova a 70k da HongKong, nella Cina popolare
Conferma, comunque, che la carne di cane e’ un piatto prelibato

PS: Nonostante metta sembre una foto, questa volta non me la sono proprio sentita.

Un po’ qua … und ein bischen dort

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