Serviettenknödel

Oggi si parla di ..

Serviettenknödel

Il Serviettenknoedel l’ho assaggiato (e mangiato) per la prima volta a casa della “nonna tedesca” e non e’ affatto malvagio.

Purtroppo, vista la mia assenza del “verbo tedesco”, non mi e’ restato altro che googlare un poco per avere informazioni su questa portata.
Naturalmente nella lingua a me sconosciuta ho capito ben poco.
E qualche traduzione in italiano? praticamente il nulla.

Serviettenknödel – dal Web

Chiedere alla dolce meta’?

Lui non e’ ancora arrivato a questa fase nella sua “arte culinaria”.

Stephan si definisce un “gourmot” invece di un cuoco.
Mangia tutto senza farsi troppi pensieri e preoccupazioni (a volte e’ decisamente positiva questa faccenda, ma manca di critica costruttiva..)

Risultato?

Scarso affidamento su di lui.

Dunque, provero’ a descriverlo.

Il nome “Servietten”?

Deriva dal  modo in cui e’ preparato
Si ha una pasta (pane, semolino, patate) e si mette in un fazzoletto / tessuto, si arrotola e si cuoce cosi’ avvoltolato.

Dato che abbiamo appena passato Capodanno, potrei dire come un cotechino pre-cotto.

Il tutto per mantenerne la forma, che assomiglia ad un grosso salame di cioccolato, tagliato a fette.

Ma di cioccolato non ha praticamente niente, quindi potrebbe essere un cotechino o quant’altro 😉

Come forma ci siamo capiti, spero….

Ad ogni modo, la preparazione dipende anche dalla posizione geografica in cui ci troviamo (qui sono in Baviera).

Il gusto?

Diciamo che potrebbe essere un knodeln (anche dal nome si puo’ intuire), ma fatto di pane (eliminiamo quelli di patate, di semolino, di speck).

Non e’ malvagio, quasiquasi lo preferisco ai knodel sopra menzionati.

Penso che, a differenza dei normali knodel, questo non si mangi nei liquidi, altrimenti si inzupperebbe troppo, fino a spappolarsi totalmente e perdere ogni consistenza.

Largo ai sughi ed agli arrosti, allora!

Per delle immagini suggestive consiglio di cercare in google/duck..

Se avete una rucetta gia’ tradotta che volete condividere, non esitate a fornirla!

L’accetto piu’ che volentieri 🙂

Un po’ qua … und ein bischen dort

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