Tentazioni esotiche: pomelo… questo sconosciuto

Durante il solito tour di spesa, mi sono imbattuta nel “pomelo“.
Come potevo resistere alla solita tentazione?

Come dimostra la foto scattata, l’ho confrontato con una clementina, e si notano immediatamente le differenze:

  • le dimensioni sono senza dubbio maggiori dei soliti agrumi
  • la forma non e’ perfettamente sferica ma simil-pera
  • il colore un po’ piu’ giallo-verdognolo (al gusto pareva maturo..)

Ho iniziato subito a sbucciarlo (eliminando il “flavedo”) e sono rimasta sconvolta da quanta scorza possedeva.

Una volta arrivata alla fine, ho scoperto che questo frutto era molto simile ad un normalissimo pompelmo rosa (vedi la foto a fianco), probabilmente una nuova specie, dato che non e’ poi cosi’ tanto comune trovarlo in commercio.

Sono cosi’ scattate delle immediate ricerche su Internet, per saperne di piu’.

Pomelo – mandarino

NON e’ il pomelo simile al pompelmo, ma dobbiamo vedere il tutto ribaltato.
Il Pompelmo è un ibrido naturale tra Citrus maxima (il pomelo) e Citrus sinensis (l’arancio dolce); secondo altri è una mutazione del pomelo.

… quindi tutto inizia da questo “bozzicone”… ed ancora..

In Malaysia, in coincidenza con il Nuovo Anno Cinese (verso febbraio, periodo di raccolta), il pomelo viene offerto come dono.

Il pomelo e’ coltivato per scopi commerciali soltanto in Tailandia e nelle aree circostanti. Di nessuna applicazione commerciale nell’industria tranne che nella preparazione di marmellata casalinga.

Finalmente wikipedia fornisce qualche info sulla sua storia, dove vi rimando per ulteriori dettagli:

Il Pomelo, Pummelo o Pampaleone (Citrus maxima o secondo Carl von Linné Citrus Grandis), appartiene il Citrus, nella famiglia delle Rutaceae. È ritenuta una delle tre
specie da cui derivano tutti gli agrumi oggi conosciuti, assieme al cedro ed al mandarino.
Il pummelo è nativo del sud dell’Asia e della Malaysia dove è conosciuto da più di quattromila anni. Fu introdotto in Cina attorno al 100 DC, dove si è diffuso e continua a sopravvivere, anche spontaneamente in riva ai fiumi, fino ai giorni nostri. È coltivato nelle
regioni meridionali (Jiangsu”,Jiangxi, Fujian) e specialmente in Thailandia. Ci sono piantagioni anche in Taiwan” e Giappone, nel sud dell’India, Malaya, Indonesia, Nuova Guinea e Tahiti.
Oltre che in Asia, il pomelo è coltivato in California e soprattutto in Israele.
Venne introdotto in Giamaica nel XVIII secolo dal capitano inglese Shaddock che diede anche il nome locale al frutto. Il cognome
di questo capitano è ancora ricordato anche in Liguria dove il pomelo è noto come sciaddocco.

Eppure è stato dimostrato che sono solo tre i progenitori di tutti gli agrumi oggi conosciuti: il cedro, il mandarino e questo gigante di altri tempi che possiamo chiamare solo con nomi locali, perché la sua importanza non è mai giunta oltre tali livelli. In varie parti d’Italia” lo si conosce come pampaleone, pummelo, sciadocco, in Israele semplicemente jaffa, in Spagna pomelo. E quest’ultimo sembra il nome che gli resterà.

Pomelo

Come poter utilizzare il Pomelo non sacrificandolo come frutto anche se, naturale, da il meglio di se?
Basta abbinarlo ad una insalata finocchi-melograno, con qualche noce-pinolo, ad esempio.
Oppure, sempre ricercando un sapore fresco, inserendo i suoi spicchi ad una insalata con gamberetti (o salmone affumicato) ed accompagnando il tutto con delle salsine leggere.

Se sono fortunata, la prossima volta potrei parlarvi dell’Ugly..

Un po’ qua … und ein bischen dort

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