Bollate: Questa sera si va.. “T-Bon”

Post a 4 mani (di Rossella e mie) per raccontare la disavventura(?) capitataci.

Oggi stiamo bene, ma l’altra sera …..
Siamo andate al T-BON (come dal loro biglietto da visita, non assicuro il corretto funzionamento del sito) di Bollate.

Tutto lasciava pensare che sarebbe stata una serata, come dire… una serata OK!

Stranamente Rossella e’ arrivata in orario (solo 10 min. di ritardo questa volta, ma passabile confrontando le volte precedenti.. ) e siamo partite in allegria alla volta del Wine-Bar bollatese!

Dall’esterno – e dall’interno – non sembra un posto niente male.
Innumerevoli bottiglie su mensole sparse un po’ ovunque, altre appoggiate per terra in composizioni molto accattivanti.
Ambiente pulito, raffinato e, quasi, asettico.
Grande selezione di te e di cioccolato raffinato.

Appena entrate, abbiamo subito detto che eravamo amiche del “Sommo Maestro Sommelier”.
A questo punto il ragazzo – abbronzatissimo – ci ha chiesto se volevamo mangiare.

– “No, vogliamo semplicemente bere qualcosa…” rispondiamo quasi in coro.

– “Ah .. bevete qualcosa …. perché la sera solitamente facciamo la cena, comunque, se volete ci sono questi due tavolini non apparecchiati” (
da notare: nel locale c’erano al max 4 persone che stavano cenando su alcuni tavolini apparecchiati …. Il resto era praticamente VUOTO!!!!!!)
indicando quelli in vetrina! o quel tavolo (imboscato dietro al bancone)”.

La scelta, sinceramente, era ardua ma alla fine abbiamo optato per la “vetrina” …
Ci siamo sedute e dopo un BEL po’, è arrivata la cameriera (con aria e modi scocciatissimi) e ci ha messo sul tavolo le liste (senza salutare, né niente, pare che sia un optional del posto ..) e se ne è andata …

Cavolo, per essere un “wine-bar” la lista dei vini era striminzita al minimo
Era composta da una scarsita’ di vini che si puo’ tradurre in una paginetta scarsa… ma che dico paginetta, meglio FACCIATA SINGOLA con doppia interlinea tra le righe.

Dopo qualche minuto è tornata per prendere le ordinazioni, ma, inutile dirlo, noi non avevamo ancora scelto!
Così, sempre più scocciata, se ne è andata un’altra volta.
Dopo un altro po’ è ritornata, questa volta avevamo deciso, anche perche’ non c’era molta alternativa:
Nero D’Avola (Bendico’ – 2004) e Morellino di Scansano (2005) – nomi molto promettenti, tenendo conto che il Bendico’ – bevuto da Barbara in un’altra occasione – era stato FENOMENALE.

Barbara candidamente le ha chiesto se, almeno una lista, si poteva tenere lì al tavolo per un’altra eventuale ordinazione… la ragazza, di tutta risposta, ha preso il tutto (liste di vino e di cocktails) e l’ha messa nel tavolino dietro, noncurante della richiesta.

GRANDE MOSSA.. in seguito avremmo capito la motivazione.
Forse e’ stato un segno divino non interpretato nell’immediato

Dopo un po’ è arrivata con il vino e con degli stuzzichini… guardandoci sempre male ….

Non abbiamo la pretesa di essere perfette conoscitrici (anche se qualcuno sta studiando, vero Rox?), ma almeno siamo in grado di dire se e’ “buono” o “non buono”.
Se consideriamo che, nonostante tutto a volte troviamo BUONO anche quello australiano o del supermercato… posso confermare che quelli degustati erano.. NON_BUONI!

Intanto avevano iniziato a sparecchiare gli altri tavoli nella sala (ma farlo prima per darci la possibilita’ di farci sedere, noooo, vero??!!!!)!!!!!!!!!

Comunque, nonostante tutto, abbiamo bevuto i nostri vinelli, ci siamo alzate, e siamo andate a pagare.

Il tipo (gestore o lavorante che sia??) ha voluto fare lo “splendido”, dicendoci che lì organizzavano tante belle iniziative e ci ha invitato a prendere tutti i volantini vari … e poi – ciliegina sulla torta –

Dopo averci relegate in un angolo!
Dopo che non ci hai considerato per tutta la sera!
Dopo che il vino non era buonissimo…
Cosa ci chiede???!!
Se possiamo lasciargli la nostra e-mail per essere iscritte alla mailing list del locale!!

ROBA DA MATTI!
Noi, però, visto che siamo persone educate e dato che ci aveva davvero spiazzate con quella richiesta inaspettata, glieli abbiamo forniti!!!
(no, non abbiamo inventato nulla tipo babbo.natale@polonord.com ma sarebbe stato meglio).

Siamo uscite con una semplice decisione:

quel locale merita davvero una croce sopra !

Deduzioni finali post-serata:
– o quella sera avevano i cavoli loro …
E se la sono presa con noi due povere sventurate…
– vabbe’ che e’ aperto da poco, ma la cortesia crea la “clientela”, e loro non
sono stati cortesi affatto
– o gli stavamo antipatiche…
– non chiedavamo il tappeto rosso, ma nessuno si e’ presentato per chiedere
come andava, se c’erano problemi, se avevamo bisogno di un
aiuto/suggerimenti/consiglio durante la fase “degustativa”.
In fin dei conti si definisce WINE-Bar

E dire che eravamo li a cercare lacrime ed a usmare il tutto possibile!
– o il “Sommo Maestro” DEVA AVERGLI FATTO QUALCOSA!
Perché dopo aver fatto il Suo nome, è andato tutto stortooooooooooooo!!!!!!!!!!

Alla prossima (speriamo in bene), perche’ noi NON demordiamo.

CinCin!

Un po’ qua … und ein bischen dort

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