Il Qatar (in arabo: قطر, Qaṭar, pronunciato [ˈqɑtˤɑr], Qàtar), ufficialmente Stato del Qatar, è un emirato del Vicino Oriente, situato in una piccola penisola della penisola Arabica.
Confina a sud con l’Arabia Saudita ed è per il resto circondato dal golfo Persico.
La capitale del Quatar e’ Doha.
La lingua ufficiale del paese è l’arabo, ma molta gente parla anche l’inglese per via del lunghissimo passato coloniale. Una forma di inglese semplificato viene utilizzato come “lingua franca” dagli immigrati provenienti da India, Pakistan, Sri Lanka, Filippine, Nepal, e dai paesi europei.
Presso degli insediamenti abbandonati sulla costa sono stati ritrovati manufatti mesopotamici risalenti al periodo Ubaid (c. 6500–3800 a.C.).
Il paese non ha alcuna rete ferroviaria, ma le comunicazioni interne sono assicurate da circa 1.230 km di strade, al 79% asfaltate.
Per la preparazione odierna, ho pensato di seguire il suggerimento di Bassema: falafel.
In effetti avrei potuto cucinarli per la sua nazione (Iraq) ma ho trovato altre idee piu’ carine per lei, cosi’ per il Qatar utilizzo il “jolly” di questo conosciutissimo street-food medio-orientale.
Il falafel (/ fəˈlɑːfəl /; arabo: فلافل, [fæˈlæːfɪl] ) è una pallina fritta o una frittella a forma di tortino a base di ceci macinati ( nel Levante), fave (in Egitto) o entrambi.
Il falafel è un alimento tradizionale mediorientale, comunemente servito in una pita, che funge da tasca, o avvolto in una focaccia nota come taboon; “falafel” si riferisce spesso anche a un panino avvolto preparato in questo modo. Le palline di falafel sono condite con insalate, verdure in salamoia, salsa piccante e condite con salse a base di tahini. Le palline di falafel possono anche essere consumate da sole come spuntino o servite come parte di un vassoio di meze (assortimento di antipasti).
Quando si usano i ceci per la sua preparazione, questi non vengono cotti prima dell’uso (la cottura dei ceci causerà la rottura dei falafel, richiedendo l’aggiunta di un po’ di farina da utilizzare come legante). Invece vengono messi a bagno (a volte con bicarbonato di sodio) per tutta la notte, quindi macinati insieme a vari ingredienti come prezzemolo, scalogno e aglio.
Spezie come il cumino e il coriandolo vengono spesso aggiunte ai legumi per un sapore aggiuntivo.
Le fave essiccate vengono messe a bagno in acqua e poi macinate a pietra con porro, prezzemolo, coriandolo verde, cumino e coriandolo secco. La miscela viene modellata in palline o polpette.
Questo può essere fatto a mano o con uno strumento chiamato aleb falafel (stampo per falafel).
La miscela è solitamente fritta o può essere cotta al forno.
Ingredienti – Falafel – partendo dai ceci secchi – circa 15 polpettine
2 tazze di ceci secchi (NON usare ceci in scatola o cotti) 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio 1 tazza di foglie di prezzemolo fresco, i gambi rimossi 3/4 tazza di foglie di coriandolo fresco, gambi rimossi tazza di aneto fresco, gambi rimossi 1 cipolla piccola, tagliata in quarti 7-8 spicchi d'aglio sbucciati sale qb 1 cucchiaio di pepe nero macinato 1 cucchiaio di cumino macinato 1 cucchiaio di coriandolo macinato 1 cucchiaino di pepe di cayenna, facoltativo 1 cucchiaino di lievito in polvere 2 cucchiai di semi di sesamo tostati Olio per friggere (facoltativo)
Procedimento
Mettete a bagno i ceci per 24 ore. Copriteli in abbondante acqua e aggiungete il bicarbonato di sodio per ammorbidirli (opzionale ma consigliato) mentre sono in ammollo.
I ceci raddoppieranno almeno di dimensioni; scolateli molto bene.
Preparate la miscela.
Aggiungete i ceci, le erbe fresche (prezzemolo, coriandolo e aneto), l’aglio, la cipolla e le spezie nel robot da cucina e frullate un po’ alla volta fino a quando il composto è finemente macinato.
Trasferite la miscela di falafel in una ciotola, coprite e mettete in frigorifero per almeno 1 ora (meglio per tutta la notte). La miscela fredda aiutera’ la formazione delle polpette di falafel.
Una volta che la miscela di falafel si e’ raffreddata, mescolate il lievito ed i semi di sesamo tostati, quindi prendete tanto impasto per la preparazione delle palline, delle dimensioni di una pallina da golf date la forma di palline o polpette.
Friggitura
Riscaldate l’olio a fuoco medio-alto finché non bolle dolcemente (intorno ai 375 gradi F, ma non troppo caldo da far cadere a pezzi i falafel).
Immergete con cura i falafel nell’olio, usando un mestolo forato, e friggete per 3-5 minuti fino a quando non diventano dorati all’esterno.
Evitate di metterne troppi insieme, ma friggeteli pochi alla volta.
Cottura al forno
Preriscaldate il forno a 200gradi ventilato.
Ungete leggermente una teglia (oppure copritela con un foglio di alluminio).
Spennellate ogni tortino con una veloce passata di olio extravergine di oliva prima di posizionarli sulla teglia.
Infornate a meta’ forno e cuocete per circa 30 minuti in totale, girando le polpette di falafel a metà cottura.
Altra opzione
Inutile scrivere che esistono pacchetti gia’ pronti contenenti la miscela per la preparazione dei Falafel.
Seguendo le istruzioni riportate sulla scatola, bisogna mischiare il contenuto del pacchetto con dell’acqua bollente.
E lasciare riposare per circa 15 minuti.
Cosi’ facendo la parte secca assorbe il liquido e si crea una massa.
Inumidendovi le mani, date la forma ai vostri Falafel.
(Ho preferito farli piccolini).
Cuoceteli in olio bollente per qualche minuto
E fateli scolare su carta assorbente.
Portata a tavola i vostri Falafel, in qualsiasi modo li abbiate preparati..
E lasciatevi ispirare dalla vostra fantasia… o seguite qualche suggerimento scritto di seguito.
Oggi ho usato uno di questi, sia per farli provare a Tobias, sia perche’ lo avevo gia’ a casa.. cosi’ da prepararli piu’ velocemente.
Mi ero fatta ispirare da un’altra ricetta..
Note Personali e Varie
- Importante e’ NON usare i ceci in scatola, causeranno la disintegrazione delle polpette di falafel nell’olio bollente.
- I falafel sono ricchi di proteine e ti faranno sentire soddisfatto e sazio.
- La miscela di falafel preparata si conserva in frigorifero per 1-2 giorni.
E’ possibile preparare in anticipo queste polpette crude e congelarle, cosi’ da poterle assaporare senza preavviso: posizionate le polpettine di falafel crudi su una teglia rivestita con carta da forno e congelate per 1 ora. Una volta che il falafel si e’ indurito, trasferiteli in un sacchetto per congelatore, e congelare per un massimo di 1 mese. - I falafel possono essere cucinati congelati mediante frittura o cottura al forno.
- La frittura è il modo tradizionale di cucinare i falafel e produce il risultato più autentico e, decisamente, di consistenza migliore.
Idee per servirle/accompagnamento
- come antipasto insieme a yogurt o salsa a base di tahini
- come panino in pane o pita (khubz)
- sbriciolati e aggiunti alle insalate
- con uova sode
- con rucola, pomodori, peperoni
- con verdure in salamoia, come i cetrioli
- con cipolla rossa
- con salsa o salse a base di yogurt (come labneh, tahini, olio d’oliva), baba ganousch
La cucina del Qatar è composta dalla cucina araba tradizionale.
Machbūs, un pasto a base di riso, carne e verdure, è il piatto nazionale del Qatar, tipicamente preparato con agnello o pollo ed è cotto a fuoco lento per conferirgli una profondità di sapore.
Frutti di mare e datteri sono alimenti di base nel paese.
Molti di questi piatti sono utilizzati anche in altri paesi della regione, perché condividono molti punti in comune. In altre parti della regione alcuni piatti hanno nomi diversi o utilizzano ingredienti leggermente diversi.
Le spezie giocano un ruolo importante in molti piatti e nella cucina araba. I cuochi si assicureranno di acquistare spezie della migliore qualità e si assicureranno di non acquistare troppo per preservarne la freschezza.
- Bizar – combinazione di spezie che vengono mescolate insieme, che include: pepe nero, semi di coriandolo, bastoncini di cannella, chiodi di garofano, zenzero essiccato, cardamomo intero, peperoncino rosso essiccato e bastoncini di curcuma.
- Machbous del Qatar ( machboos ) – Riso, carne, cipolle e pomodori mescolati con spezie. Questo piatto è la variazione locale del kabsa.
- Kabsa – Riso, carne e verdure mescolate con spezie. Questo piatto è simile al biryani o al pulao.
- Ghuzi – Agnello intero arrosto servito su riso ricco di noci. Chiamato anche shuwaa.
- Madrouba ( madhruba ) – porridge del Qatar piccante e confortante a base di pollo, riso stracotto e una miriade di aromi come curcuma, cumino, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano, cannella, aglio e pepe nero. Si consiglia di servire la madrouba ancora ben calda, preferibilmente guarnita con scorza di lime fresca.
- Harees (harissa) – piatto preparato dalla macinazione dei semi di grano e dalla miscelazione con il grasso (burro chiarificato). Viene aggiunto sale e acqua e può essere preparato con pollo o carne.
- Jareesh – grano schiacciato e viene preparato con carne o pollo.
- Khobes rgag – focaccia sottile fatta di farina, acqua e sale, ed è anche usata in altri piatti come il thare.
- Thareed– miscela di khobes rgag e brodo, verdura e pollo o carne.
- Caffè arabo – preparato da chicchi di caffè tostati scuri speziati con cardamomo e servito con datteri.
- Karak – noto anche come “tè con latte” o “latte chai”, è una miscela di cardamomo, zafferano e zucchero. È un tè cotto a fuoco lento con una miscela di spezie insieme a un po’ di latte evaporato.
- Lugimat – Gli ingredienti utilizzati per creare questa pasta fritta dolce sono farina, latte, burro, zucchero, zafferano e cardamomo. Dopo essere stato fritto e pronto per essere servito, vi si versa sopra del miele o uno sciroppo dolce.
- Khabees – è il nome usato per i datteri senza semi che vengono messi a bagno in acqua, combinati con farina tostata e mescolati con zucchero, olio, burro, zafferano, cardamomo e acqua di rose.
- Aseeda – piatto dolce, fatto con farina, olio e zucchero.
- Balalet – Tagliatelle cotte con zucchero, cannella, zafferano e cardamomo. C’è spesso una frittata in cima.
- Sago – Budino di gelatina dolce speziato con zafferano e cardamomo. La ricetta originale è stata miscelata insieme da Mohamed Fathi, uno scienziato egiziano.
Enjoy your meal
Un po’ qua … und ein bisschen dort