Come ben sapete, durante questo periodo di pandemia data dal coronavirus, non e’ poi molto consigliato uscire spesso di casa per fare la spesa.
Cosi’ ci si arrangia con quanto si ha in casa, tentando di terminare le scorte aperte o delle confezioni acquistate secoli fa, chiuse, ma messe nel dimenticatoio.
Ad essere sincera, per il pranzo di oggi, avevo pensato di preparare un pranzetto delle Bahamas ma la contingenza mi ha fatto demordere, ritornando quindi alla “mia Africa” in particolare al Kenia.
Dall’ormai strafamoso libro, almeno per me, sulla cucina africana ho scovato questo piatto – il Pilaw (riso speziato) – a base di riso e di carne, entrambi prodotti che avevo in casa.
Ingredienti per 4-6 persone di Pilaw
2 cucchiai di olio 500gr di carne di bovina a cubetti 1 presa di noce moscata, pimento, pepe e cannella 250ml di brodo di carne 150gr di piselli freschi 5 carote tagliate a dadini 200gr di riso
Procedimento
Inserite l’olio in una pentola, fatelo scaldare e poi aggiungete le spezie e la carne.
Aggiungete il brodo caldo e fate cuocere.
Inserite poi i piselli, le carote ed il riso, facendo cuocere per 15 minuti.
Come potete vedere dalle immagini, ho cotto il tutto in pentola a pressione.
Ho aumentato la quantita’ del brodo, cuocendo per 13 minuti+2 minuti a fiamma spenta (ma su piastra ad induzione) per poi spostare la pentola e fare sfiatare naturalmente.
I tempi di cottura piu’ lunghi sono stati causati dal diverso tipo di riso usato (nella confezione dello stesso si indicavano 25-30 minuti).
Accompagnate con un’insalata di pomodori e cipolle.
Note personali
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- avendo terminato la verdura fresca, nel congelatore ho trovato un mix di carote e piselli
- i 250ml di brodo sono diventati 400ml
- il riso non erano 200gr ma 250gr, giusto per terminare la confezione del mix di riso (jasmin, rosso e selvaggio)
Nairobi ne è la capitale e la città più grande del Kenia.
Le lingue ufficiali del Kenya sono l’inglese e lo swahili.
La gastronomia del Kenya è una fusione di culture in cui predominano l’Europa, l’Asia, l’indiano e l’arabo. È una cucina semplice, dal sapore deciso, dove spiccano prodotti come fagioli, mais, carne (capra, agnello, maiale) e pesce (nelle zone costiere).
I piatti tipici includono carne di capra grigliata; gli ugali, costituiti da una pallina di mais cotta aromatizzata con latte, burro o formaggio, accompagnati da pezzi di carne e verdure; i samosa, gnocchi ripieni di verdure o carne speziata di agnello e maiale, generalmente stufati o grigliati e accompagnati da patate o riso e spiedini di origine araba.
Per quanto riguarda il pesce, troviamo tilapia nativa, trota, pesce persico, merluzzo bianco, pesce pappagallo e alcuni frutti di mare come gamberi giganti, granchi, ostriche e aragosta.
Il dessert è rappresentato dall’eccellente e variegata frutta fresca come mele, banane, ananas, cocco, mele pasticcere, papaia e mango.
Le bevande tipiche sono birra, vino, succhi di frutta e chai o tè con latte e zucchero.
Furahiya chakula chako
Un po’ qua … und ein bisschen dort