Il tempo atmosferico e’ pessimo e, sulle strade, c’e’ un leggero strato di neve.
Se poi aggiungiamo il fatto che la spia della benzina dell’auto e’ sul fisso per la mancanza di benzina, ecco l’ambiente e lo stato ideale per non uscire di casa.
E cucinare con quanto ho 🙂
Ingredienti – Risotto di grano saraceno con barbabietola – 4 porzioni
2 scalogni (*) 1 cucchiaio di olio 150 g di grano saraceno 370 ml di brodo vegetale 350 g di barbabietola (precotta; confezionata sottovuoto) 2 cucchiai di succo di limone 50 g di noci 80 ml di panna/crema d'avena (*) Sale pepe 15 g di rafano (barattolo) 1 pizzico di curcuma in polvere crescione colorato (per decorare)
Procedimento
Sbucciate gli scalogni e tagliateli a dadini sottili.
Scaldate l’olio in una padella.
Rosolate gli scalogni per 3 minuti a fuoco medio.
Sciacquate il grano saraceno, scolatelo, aggiungetelo alla pentola e lasciatelo cuocere a fuoco lento per 3 minuti.
Quindi sfumatre con 300 ml di brodo, coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti, finché il grano saraceno non sarà cotto e il liquido non sarà stato assorbito.
Nel frattempo tagliate la barbabietola a cubetti.
Frullate finemente con il brodo rimasto e 1 cucchiaio di succo di limone, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.
Tostate le noci in una padella calda, senza grassi, a fuoco medio per 3 minuti.
Condite la panna (di avena) con sale e pepe e mescolatelo con il rafano, quindi cospargete con la curcuma.
Aggiungete la purea di barbabietola al grano saraceno, fate cuocere il tutto per altri 2 minuti, condite con sale, pepe e aggiungete un po’ di succo di limone se lo si desiderate.
Condite il risotto al grano saraceno a piacere, versatelo nei piatti fondi, aggiungete 1-2 cucchiai di mix di panna/avena al centro di ogni piatto e cospargete con noci e crescione colorato.
Note Personali
- Lo scalogno l’ho sostituito con uno spicchio di aglione.
- La panna/crema non la avevo in casa, quindi un pochino di formaggio spalmabile con un goccio li latte, una mischiata ed e’ stat sufficiente.
Un po’ qua … und ein bisschen dort