“L’amore e la vita – Call the Midwife” e’ una serie televisiva britannica ideata da Heidi Thomas.
La serie racconta le vicende di un gruppo di levatrici nel quartiere povero East End di Londra negli anni cinquanta e sessanta, presso la Convento Nonnatus House.
“We only fail if we do not try.”
Sorella Monica Joan ao Patsy Mount
La storia si basa sulle memorie di Jennifer Worth raccontate nel libro intotolato “Chiamate la levatrice (Call the Midwife: A True Story of the East End in the 1950s)”, il primo volume di una trilogia che comprende anche “Shadows of the Workhouse” e “Farewell to The East End”, ma viene spesso integrata con nuove vicende basate su fonti storiche.
Come spesso accade, non mi sono fermata a vedere un episodio al giorno, ma ho trascorso serate intere per godermi tutte le stagioni disponibili e trasmesse in Italia.
In ogni stagione troviamo un “tema” particolare che viene sviluppato nelle sue 8 puntate, con lo special di Natale di ulteriori 2, per concludere la stagione.
Si passa dunque a toccare la prostituzione, l’aborto, lo scandalo Talidomide (farmaco in grado di creare malformazioni nello sviluppo embrionale, con la “generazione di mostri”), la depressione post-natale, il cancro ai polmoni causato dal fumo delle sigarette e tanto altro ancora
Prendete dunque il triste scenario dell’assistenza sanitaria nel povero East End di Londra, aggiungete un pizzico di umorismo ironico “very british” e mescolate.
Ricordatevi che, comunque, nel mezzo di qualsiasi crisi vi imbatterete invariabilmente in una suora che mette su il bollitore per l’acqua.
“Ogni crisi e’ risolta con una tazza di tea”
Nei primi episodi ci si focalizza principalmente sul tema dell’assistenza alla maternità.
Le ostetriche, abili e ben preparate, seguono la donna per tutto il periodo della sua gravidanza, facendo controlli pre-parto fino alla fase di post, cosi’ da concludere il cerchio del paziente.
Troviamo empatia, profonda umanita’, aiuto reciproco tra le abitanti della Nonnatus House ed il quartiere, cosi’ da far diventare la Nonnatus un rifugio sicuro per chiunque.
Non contente dei loro turni (notti comprese) le levatrici trovano ulteriore tempo da dedicare alla cittadinanza, organizzando corsi di ginnastica, essendo capo-scout di lupetti, cercando di aiutarsi in tutti i piu’ piccoli aspetti quotidiani.
Certamente queste ragazze non sono invincibili, hanno anche loro le loro piccole (o grosse) debolezze ma vengono aiutate e sostenute, creando un legame di famiglia/sorellanza.
Con il passare delle stagioni e delle puntate, lo spettatore può assistere quindi alla crescita dei suoi personaggi, al loro adattamento col passare dei tempi, all’enorme profondità e umanità delle vicende narrate senza mai stancarsi o sentirsi tradito.
“We only fail if we do not try.”
Sorella Monica Joan a Patsy Mount
Vi consiglio la visione caldamente
Un po’ qua … und ein bisschen dort