Non avendo molta possibilita’ di vedere la televisione italiana, con programmi diretti, mi diletto a cercare sempre qualcosa in streaming.
Non e’ che i film francesi mi appassionino poi cosi’ tanto, ma questo “Si Chef. La brigada” non e’ risultato malvagio del tutto.
Si tratta di una commedia con François Cluzet e Audrey Lamy dove la cucina risolleva gli animi e accende una speranza sul futuro.
Un futuro per tutti i migranti che arrivano in Italia (e non solo), senza un permesso di soggiorno, senza un futuro che li attende e con la trepidazione quotidiana di essere rimpatriati da un momento all’altro.
Appena arrivata in loco, Cathy trova solo ravioli con passata in scatola.
Sara’ immediatamente sua premura lo sciacquarli, tamponarli, preparare un sugo fresco e presentarli ai commensali.
Peccato che, in tutto questo, sia (ancora) sola in cucina cosi’ che non ci saranno “troppe bocche” da sfamare, avendo fatto tardi nella loro ottima mis-en-place.
Ecco perche’ ho pensato di inserire solamente una foto, semplice e senza sugo, di un piatto di ravioli con burro e grana.
Vi ometto il procedimento, avendo acquistato il prodotto pronto, e proceduto alla sua cottura e condimento.
Perche’ i ravioli?
Perche’ come viene spiegato.. ai ragazzi piacciono, cosi’ come giocare a calcio.
Cathy è una sous-chef con il sogno di aprire un ristorante. Quando si troverà in difficoltà accetterà un lavoro come cuoca per minorenni migranti. Un lavoro che piano piano le piacerà: sarà il modo con cui saprà contagiare i giovani con il suo amore per la cucina e per avere lei stessa consapevolezza sul tema della migrazione e dei rimpatri.
Nel suo insegnamento imparera’ anche molto dai ragazzi, non solo ricette famigliari della cucina magrebina, ad esempio, o la loro combinazione di spezie diverse.
Ma anche la difficolta’ di essere invisibili, lontano da parenti ed amici, come era successo nella sua gioventu’.
Sapra’ mettersi da parte al momento giusto, cosi’ da dar modo ai ragazzi di crescere, anche professionalmente, cercando di portare avanti il problema dei migranti e di potersi creare un futuro (migliore).
Un po’ qua … und ein bisschen dort