“Chocolat” – Cioccolata con peperoncino

I pomeriggi e le serate invernali mettono una strana sensazione addosso.
Come se mancasse qualcosa per riscaldare l’atmosfera.

Perche’ non una buona tazza di cioccolata calda?

L’aroma della cioccolata calda mi entra nelle narici, facendo scaturire ricordi di film passati, ed io mi ritrovo a scavare nella mia memoria, mentre spezio la mia tazza di bevanda calda.
Dandogli un pizzico di sprint in piu’, aggiungendo qualche fiocco di peperoncino.

La nebbia svanisce e compare solo questo… Chocolat

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Un film non certo attuale, lo so molto bene, datato come la sottoscritta.
La sua visione e’ sicuramente piacevole, dopo tutto Johnny Deep giovane ne e’ protagonista.
Ed il solo guardare tutta quella dolcezza (di cioccolato, si intende) non fa certo ingrassare.

A far sognare il pubblico, con i loro sguardi e il loro amore che matura minuto dopo minuto, sono Johnny Depp e Juliette Binoche, che interpretano rispettivamente un affascinante zingaro e Vianne, una misteriosa pasticcera.

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Chocolat è un tripudio di frasi e citazioni dolci come il cioccolato, difficile sceglierne una tra le tante.

Roux: Pensavo che non l’avresti mai indovinato… La mia preferita – cioccolata calda.

e

Le cose proibite hanno sempre il gusto migliore.


Chocolat e’ tratto dal romanzo omonimo dell’autrice britannica Joanne Harris, pubblicato nel 1999.
L’anno successivo Lasse Hallström ne dirige il film, che vede come protagonisti tra gli altri anche Juliette Binoche e Alfred Molina.

Lansquenet-sur-Tannes è un piccolo e idilliaco paesino i cui abitanti vivono all’insegna della tranquillité, ossia il quieto vivere: ognuno conosce il proprio posto nella società, senza distinzioni né eccezioni, e qualsiasi devianza dalla norma è guardata con sospetto e diffidenza.
La vita scorre di giorno in giorno immutabile, scandita dalla messa domenicale in cui i sacri valori della tranquillité vengono ribaditi dai sermoni del giovane padre Henri, che tuttavia si limita ad adeguarsi ad un rituale che in realtà non condivide.
Sindaco e custode morale di Lansquenet è il rigidissimo conte Paul de Reynaud, così ligio al proprio dovere di pastore della comunità da scrivere egli stesso i sermoni di padre Henri.

Un giorno, preannunciate da un irrequieto vento proveniente da Nord, due straniere arrivano a Lansquenet: si tratta della misteriosa quanto provetta pasticcera Vianne Rocher e di sua figlia, la piccola Anouk, la quale ha un amico immaginario di nome Pantoufle.

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Vianne apre in paese una cioccolateria nonostante sia appena iniziato il periodo di Quaresima; ben presto il locale, con i suoi profumi e sapori, assume i connotati di una tentazione sempre più invitante per i repressi paesani, attirando molti clienti, tra cui Armande Voizin, anziana e burbera padrona di casa di Vianne, e poi Josephine Muscat, moglie del violento e alcolizzato barista Serge Muscat.

Una nuova svolta si presenta quando una comunità di zingari che vive a bordo di chiatte spostandosi lungo la Tannes approda a Lansquenet…

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Un po’ qua … und ein bisschen dort

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