In casa e’ arrivata la smania di voler cucinare noi, almeno la pasta fresca e la pizza.
Certamente non tutti i giorni, ma piu’ sovente di prima.
Dopo il tentativo (bis) fallito con la pasta, siamo passati al nostro amore del sabato a pranzo: la pizza.
In rete si trovano tantissime possibilita’ e combinazioni.
Considerando i seguenti punti:
- al momento si usa lievito (secco) di birra, fino a quando Vera non sara’ risvegliata dal suo torpore
- non ho intenzione di fare notte (o mattina presto) per preparare l’impasto
Sono giunta a questo impasto, preparato anni fa, delle sorelle Simili.
L’impasto si e’ mantenuto, purtroppo.. dopo la prima lievitazione ho cambiato qualcosina..
Ingredienti – pizza bassa e croccante
500 g farina 00 250 g acqua 50 g olio 25 g di birra 10 g sale
Procedimento
Create la fontana di farina e mettete al centro il lievito sbriciolato.
Mischiatelo con l’acqua, raccogliete un poco della farina dai lati, unite il sale, l’olio, e impastate tutto, lavorando e battendo ogni tanto.
Fate una palla, copritela a campana e lasciatela riposare per circa un’ora e mezza.
E fino a qui, diciamo tutto bene.
Le sorelle Simili ci avevano messo in guardia su come trattare l’impasto “Trascorso questo tempo appiattite la pasta con il matterello (non lavoratela !!! altrimenti risvegliate il glutine e la pasta tornerà elastica e di difficile stesura) e trasferitela nella teglia”.
Inutile dire che abbiamo agito diversamente.
Dopo la prima lievitazione, come ho scritto prima, l’impasto e’ stato diviso in 3 panetti (di circa 270gr cadauno), pirlato e rimesso a lievitare. Coprendolo con un canovaccio.
Visto il freddo casalingo, non e’ che sia cresciuto cosi’ tanto… ad ogni modo, dopo un’oretta scarsa (il tempo necessario per accendere il forno e dare alla pietra il tempo a sufficienza per scaldarsi a 300gradi), abbiamo agito.
Ognuno ha iniziato a stendere il suo impasto, non semplice ed ancora resistente.
Dopo averlo farcito, si e’ passati alla fase di cottura, su pietra, a 300gradi.
Il risultato non e’ stato affatto malvagio, ma c’e’ ancora tanto troppo da lavorarci.
Sembrera’ sciocco quanto sto per scrivere ora.
Partendo dallo stesso impasto (i 3 panetti, per intendersi), ogni componente della famiglia ha steso lui stesso l’impasto, portando avanti la procedura sino al taglio.
Ebbene, ognuno ha ottenuto un risultato totalmente diverso, per quanto concerne la consistenza, croccantezza e cottura.
Un po’ qua … und ein bisschen dort