Oramai ci sto prendendo gusto con la mia giornata “non si vive di sola carne” ma anche di legumi.
Dopo un leggero protestare di Tobias, ma anche di Stephan, devo ammettere che, nonostante tutto, mangiano e… piace anche a loro!
Questa sera ho preparato una zuppa di lenticchie nere beluga.
Per ora e’ ancora un po’ prestino utilizzare questi legumi per delle insalate, e sfrutto la situazione “zuppa”, cosi’ da poterla preparare in anticipo e riscaldare dopo la mia lezione di yoga.
Eccola a voi,
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ingredienti – Zuppa di lenticchie beluga – 3 persone
180gr di lenticchie beluga ¾ cipolla 1½ cm di zenzero fresco 1 spicchio d'aglio 1 cucchiai di olio di sesamo 750ml di brodo vegetale 1 gambo di citronella 1 cucchiaio di tahin 75 grammi di yogurt 1 cucchiaio di succo di limone cumino in polvere sale pepe macinato fresco 1½ cucchiaio di menta fresca tritata Per guarnire menta spicchi di limone
Procedimento
Sciacquate le lenticchie in uno scolapasta e lasciatele scolare.
Mondate e affettate finemente la cipolla, lo zenzero e l’aglio. Fate appassire insieme in una padella calda nell’olio fino a quando non saranno traslucidi.
Unite le lenticchie e coprite con il brodo.
Pulite la citronella, strizzatela e aggiungetela alla zuppa.
Portate a bollore e cuocete a fuoco lento per circa 25 minuti.
Mescolate di tanto in tanto e versate il brodo.
Rimuovete la citronella dalla zuppa. Togliete circa metà delle lenticchie dalla pentola con un po’ di liquido, frullatele finemente e rimettetele nella pentola. A seconda della consistenza desiderata, fate sobbollire un po’ o aggiungete del brodo.
Togliete la pentola dal fuoco, aggiungete la salsa tahini e lo yogurt (o crema di latte leggera)
Condire con succo di limone, cumino, sale e pepe.
Dividete la zuppa nelle ciotole e cospargete con la menta tritata.
(Nel caso della foto sotto, al posto della menta Stephan ha deciso di utilizzare del peperoncino… come tutte le volte!)
Guarnite con foglie di menta e spicchi di limone e servite con focaccia, se vi piace.
Un po’ qua … und ein bisschen dort