Il 14 Settembre 1321 muore il padre della lingua italiana e l’autore di uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale: il poeta e politico italiano Dante Alighieri.
Settecento anni fa si concludeva il percorso terreno di Dante Alighieri, padre della nostra lingua e uno dei simboli più celebri della cultura italiana nel mondo.
La data di nascita di Dante Alighieri, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri, non è conosciuta con esattezza, anche se solitamente viene fatta risalire al 1265, mentre la data della sua morte e’ cosa certa.
Quest’anno sono state tantissime le manifestazioni svolte in Italia, ed anche all’estero, per celebrare i 700 anni di questo “ghibellino”.
Qui da noi a Patatolandia, ad esempio, c’e’ stata una serata nella scuola di Tobias con la lettura di alcuni brani tratti della Divina Commedia.
Durante le nostre vacanze italiane abbiamo visitato per alcuni giorni la citta’ di Firenze, non a fondo come avrei voluto, ma quel tanto per avere un’idea delle sue bellezze storiche ed artistiche.
Nel nostro girare siamo capitati alla Basilica di Santa Croce dove, nell’omonima piazza, si trova la statua celebrativa del “sommo poeta” Dante Alighieri.
La statua e’ fatta in marmo bianco di Carrara e realizzata dallo scultore Enrico Pazzi nel 1865, giusto per celebrare i 600 anni dalla nascita di Dante (1265-1321), e fu restaurata a fine anni Sessanta.
Oramai e’ trascorso un altro secolo da allora, ma questa meravigliosa statua e’ ancora li’, presente, che si innalza maestosa in tutto il suo splendore.
La sua ultima locazione e’ proprio in cima alla scalinata prima di poter accedere nella Basilica di Santa Croce, proprio sul sagrato, dove lo stesso Dante puo’ osservare fieramente ed in modo sprezzante tutti i visitatori e pellegrini.
In quest’opera marmorea possiamo ammirare Dante Alighieri raffigurato in posizione eretta con la corona d’alloro, ornamento conferito ai poeti dagli antichi. Nella mano destra tiene la sua Commedia, definita “Divina” da Boccaccio, mentre vicino a lui si trova un’aquila con le ali semichiuse, simbolo della Giustizia.
Ma non basta.
Se entriamo nella Basilica stessa, questa ospita tombe di personaggi famosi, oltre a magnifici affreschi e sculture di Donatello.
Tra le tombe di personaggi illustri, troviamo anche monumenti sepolcrali vuoti, ossia senza che il cadavere sia effettivamente sepolto, denominati “cenotafi”, e tra questi anche quello innalzato in onore di Dante.
Vorrei dunque concludere con una delle sue celebri frasi
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”
Un po’ qua … und ein bisschen dort