Roma, Citta’ eterna.

Di Roma si puo’ dire tutto: che e’ sporca, caotica, gli abitanti lavorano in modo ben diverso dagli altri cittadini italiani (la dico per esperienza, avendo lavorato per almeno 5 mesi..), l’organizzazione regna sovrana, i mezzi di trasporto quasi inesistenti.

Ma non si puo’ non menzionare anche i lati positivi come il buon cibo, i prezzi abbordabili ed accessibili, le bellezze storiche.
In poche parole… la citta’ eterna.

Mara e Marco sono stati carinissimi accompagnandoci in Stazione, prima di proseguire loro per Civitavecchia.

Alla stazione di Termini abbiamo subito acquistato il nostro Pass settimanale – CIS (Carta Integrata Settimanale) valida per 7 giorni dalla data della prima timbratura, al costo di €24,00. Rivelatosi poi un vero toccasana per i nostri piedi.

Una volta giunti nella camera del B&B Bless&B abbiamo lasciato il bagaglio per guardarci intorno FUORI.

 

Essendo la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Colonna della Pace (con capitello corinzio) siti a poca distanza, ci siamo recati.

Roma – Basilica di S.M.Maggiore

E’ una delle quattro basiliche papali di Roma, situata in Piazza dell’Esquilino sulla sommità dell’omonimo colle, ed e’ la sola basilica di Roma ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte.

Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Colonna della Pace
Roma – Basilica di S.M.Maggiore

Il campanile romanico è alto 75 metri, il più alto di Roma. Costruito tra il 1375-1376, è stato, nei secoli, rialzato e completato sotto il cardinale Guglielmo d’Estouteville, arciprete della basilica fra il 1445 e il 1483, a cui si deve anche, per fini statici, la grossa volta a crociera di divisione tra la parte inferiore e il primo piano. Nei primi anni dell’Ottocento fu munito di un orologio.
La campana maggiore è detta “La Sperduta” e suona appena dopo le 21 ricordando una leggenda che risale al XVI secolo.

Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Vergine Regina
Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Altare Rinascimentale

Troviamo anche una piccola “Cappella Sistina“, luogo di particolare portata spirituale, dedicato al mistero della nascita di Cristo

Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Cripta con la statua di Pio IX
Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Interno

Tutto all’interno luccica d’oro e risplende.
I marmi delle colonne, cosi’ come le statue sono un susseguirsi di colori forti ed accesi che mettono anche in soggezione, tanto da rendere i visitatori ancora piu piccoli

Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Occhio della Provvidenza di Dio

L’Occhio della Provvidenza è un’espressione utilizzata in araldica per indicare un occhio, generalmente raggiante, racchiuso all’interno di un triangolo.

Roma – Basilica di S.M.Maggiore – Filippo IV Re di Spagna
Roma – Colonna della Pace in piazza S.M.Maggiore

Il nostro rituale gelato e’ continuato presso la Gelateria di S.M.Maggiore, situata nella omonima strada. Il costo era veramente troppo oneroso per quanto ottenuto: la qualita’ decisamente scarsa.

Di passaggio alla Via Paolina, abbiamo visto la Fontana, conosciuta anche come “Fontanella della Strada.
Si tratta di una piccola fontana di stile classicheggiante, eseguita nel 1930 su disegno di Marcelliano Mariano Ginesi, dove il putto alato boccheggiava di acqua cosi’ da permetterci di lavarci le mani e rinfrescarci un poco.

Roma – Fontanella della strada di via Paolina

La nostra visita ha proseguito con la Porta Ermetica (porta Magica o Alchemica), situata nel parchetto antistante il B&B ma chiusa da un cancello.

Roma – Porta Ermetica

Non si tratta di una vera e propria porta, non ha un battente che può essere aperto, ma si spalanca su un muro. Molti credono che questo ingresso abbia la capacità di condurre da qualche parte: non fisicamente, ma spiritualmente. Si ritiene infatti che questi quattro blocchi di marmo (un architrave con frontone rotondo, due stipiti, e la soglia), interamente scolpiti, contengano nientemeno che l’indicazione per compiere la Grande Opera, l’obiettivo finale ricercato dagli alchimisti.

Roma – Porta Ermetica

La Basilica di Santa Prassede e’ stata la tappa successiva.
Al momento non abbiamo trovato grandi opere o quadri da vedere. Il lato positivo, confrontandolo con altre citta’ come Bologna e Firenze, e’ che quanto si trova all’interno delle Chiese e’ visitabile gratuito.

La chiesa di Santa Prassede ha origini molto antiche.
La pianta della Basilica prende come modello la pianta della primitiva Basilica di San Pietro, con una navata centrale, due navate laterali divise da colonne, un transetto e un’abside, all’esterno un portale con scalinata e un portico.

Roma – Basilica Santa Prassede
Roma – Basilica Santa Prassede
Roma – Basilica Santa Prassede

L’elemento più rilevante della chiesa è il ciclo di mosaici, risalenti al rifacimento del IX secolo fatto eseguire da papa Pasquale I, e che coprono il catino absidale, l’arco absidale e l’arco trionfale. Questa basilica è ricca di numerosi mosaici paleocristiani realizzati sotto Pasquale I, come quelli del coro e quelli della cappella di San Zenone, dedicata alla madre del sovrano pontefice, Teodora.

Roma – Basilica Santa Prassede
Roma – Basilica Santa Prassede

Il pavimento è un antichissimo esempio di “opus sectile” a marmi policromi. In una nicchia a destra dell’ingresso è custodita una colonna portata a Roma da Gerusalemme dal cardinale Giovanni Colonna nel 1223: la tradizione vuole che sia un frammento della colonna alla quale fu legato Gesù per essere flagellato. La “Colonna della Flagellazione”.

Roma – Basilica Santa Prassede

Godendo appieno della citta’, abbiamo preferito non allontanarci troppo dalla stanza per questa sera, privilegiando la scelta del ristorante a “La Vecchia Conca“.

Nonostante avessi letto buone critiche, non e’ che sia stato magnifico… 🙁
Per lo meno ci siamo nutriti.

 

Per Informazioni

Santa Maria Maggiore
Piazza di Santa Maria Maggiore 42
Roma

Santa Prassede
Via di Santa Prassede, 9/a
Roma

Porta Ermetica
interno dei giardini di piazza Vittorio Emanuele II

Gelateria di S.M.Maggiore
Via Cavour 93a-95
Roma

“La Vecchia Conca”
Via Carlo Alberto 26
Roma

 

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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