Non ho mai preparato questa pasta in tutti questi anni.
Il motivo e’ semplice: Tobias odiAVA i pomodori/pomodorini freschi, se ne non come passata o sulla pizza.
Da quando l’ho fatta.. non ne puo’ piu’ fare a meno e me la richiede spesso.
Come non accontentarlo?

La preparazione e’ semplicissima, niente di complicato e si puo’ preparare con largo anticipo, cosi’ da dare la possibilita’ ai sapori di amalgamarsi bene tra di loro.
La pasta puo’ essere inserita calda nel suo sugo ma, a mio avviso, da il meglio di se quando e’ tiepida o fredda.
Perche’ non prepararla in anticipo per un picnic o per portarla in spiaggia (per chi e’ al mare, naturalmente)?
Ottima dunque per la stagione calda e, con i suoi profumi, vi fa fare un tuffo nell’estate!
Per la ricetta non inseriro’ i pesi o le grammature, diciamo che va molto in base ai gusti personali
Ingredienti – Pasta ai pomodorini ed al profumo di aglio
pasta (*) aglio pomodorini (ciliegini/datterini) olio sale rucola / basilico grana (facolativo)
Procedimento
In una ciotola capiente (grande a sufficienza da inserire anche la pasta cotta) tagliuzzate l’aglio ed unitelo all’olio.
Aggiungete i pomodorini tagliati a filetti e mischiate bene.

Potete, a questo punto, aggiungere della rucola tagliata per fornire un pizzico di amaro o del basilico rigorosamente fresco. Perche’ non tutti e due?
Nel frattempo preparate la pasta, seguendo le normali procedure ed il tempo di cottura indicato sulla confezione.
Per oggi ho deciso di preparare dei fusilli tricolore
Una volta che la pasta e’ cotta, scolatela.
Se preferite, potete anche passare la pasta sotto il getto di acqua fredda, cosi’ da fermare la cottura.
Inseritela nella ciotola e mischiate bene gli ingredienti.
Se lo gradite, potete anche aggiungere una (generosa) grattugiata di formaggio.

Note Varie e Personali
- Se desiderate un intenso aroma di aglio, potete anche, con uno spicchio pelato, passare l’interno della ciotola.
- Per la pasta, a mio avviso, e’ meglio utilizzare un formato medio.
Facile, vero?
Buon appetito!
Un po’ qua … und ein bisschen dort