Non ho mai preparato questa pasta in tutti questi anni.
Il motivo e’ semplice: Tobias odiAVA i pomodori/pomodorini freschi, se ne non come passata o sulla pizza.
Da quando l’ho fatta.. non ne puo’ piu’ fare a meno e me la richiede spesso.
Come non accontentarlo?
La preparazione e’ semplicissima, niente di complicato e si puo’ preparare con largo anticipo, cosi’ da dare la possibilita’ ai sapori di amalgamarsi bene tra di loro.
La pasta puo’ essere inserita calda nel suo sugo ma, a mio avviso, da il meglio di se quando e’ tiepida o fredda.
Perche’ non prepararla in anticipo per un picnic o per portarla in spiaggia (per chi e’ al mare, naturalmente)?
Ottima dunque per la stagione calda e, con i suoi profumi, vi fa fare un tuffo nell’estate!
Per la ricetta non inseriro’ i pesi o le grammature, diciamo che va molto in base ai gusti personali 🙂
Ingredienti – Pasta ai pomodorini ed al profumo di aglio
pasta (*) aglio pomodorini (ciliegini/datterini) olio sale rucola / basilico grana (facolativo)
Procedimento
In una ciotola capiente (grande a sufficienza da inserire anche la pasta cotta) tagliuzzate l’aglio ed unitelo all’olio.
Aggiungete i pomodorini tagliati a filetti e mischiate bene.
Potete, a questo punto, aggiungere della rucola tagliata per fornire un pizzico di amaro o del basilico rigorosamente fresco. Perche’ non tutti e due?
Nel frattempo preparate la pasta, seguendo le normali procedure ed il tempo di cottura indicato sulla confezione.
Per oggi ho deciso di preparare dei fusilli tricolore 🙂
Una volta che la pasta e’ cotta, scolatela.
Se preferite, potete anche passare la pasta sotto il getto di acqua fredda, cosi’ da fermare la cottura.
Inseritela nella ciotola e mischiate bene gli ingredienti.
Se lo gradite, potete anche aggiungere una (generosa) grattugiata di formaggio.
Note Varie e Personali
- Se desiderate un intenso aroma di aglio, potete anche, con uno spicchio pelato, passare l’interno della ciotola.
- Per la pasta, a mio avviso, e’ meglio utilizzare un formato medio.
Facile, vero?
Buon appetito!
Un po’ qua … und ein bisschen dort