Cosa vediamo? “I Mitchell contro le macchine” / “Superconnessi”

Esilarante.
Fantastico.


Se vi aspettate il solito film di animazione, siete caduti.

Dalla mia scarsa competenza, e scarsa abilita’ di critica, posso dirvi che questo “I Mitchell contro le macchine” (“Superconnessi”) e’ ben diverso dai soliti cartoni animati.

Non si tratta solamente di pura animazione, ma i disegnatori hanno inserito anche loro stessi, aggiornando lo stile di disegno, inserendo schizzi a mano, aggiungendo ‘Gif Marker’ e “stickers”.
Insomma, un grande connubio di tutti i possibili formati di espressione.

Da Internet – “I Mitchell contro le macchine” (“Superconnessi”)

La trama, che tanto non vi racconto totalmente, e’ molto semplice.
Nella famiglia Mitchell la figlia Katie e’ stata accettata alla scuola di cinema in California.
Il padre decide che tutti i componenti la accompagneranno, effettuando un viaggio tutti insieme, in auto, per “ritrovare il loro affiatamento” oramai perso.
Lo scontro tra Katie e suo padre e’ decisamente tangibile e, in qualche modo, deve essere riparato, o almeno crcare di riallacciare un rapporto che si sta sgretolando.
Logicamente non tutto il viaggio scorre liscio come dovrebbe, ma subisce … un grosso intoppo.

Da Internet – “I Mitchell contro le macchine” (“Superconnessi”)

Il film e’ decisamente incalzante, non ci si stufa assolutamente nel visionarlo.

I personaggi principali, i Mitchell insomma, sono un’accozzaglia di persone rumorose, eccentriche, confusionarie e decisamente imperfetti. Tutto cio’ gioca a favore degli spettatori, rendendoli piu’ vicini, piu’ identificabili, piu’ umani  rispetto alla tipica famiglia del “Mulino Bianco” (che comunque incontreremo nella storia).

Per alcuni versi la narrazione potrebbe essere considerata anche molto odierna: il collegamento umano alla realta’ virtuale, alla tecnologia digitale che a lungo andare potrebbe risultare a noi deleterio.
Non soltanto nella presa di posizione delle macchine nei confronti degli esseri umani. Ma, e soprattutto, e’ fortemente evidenziato come noi stessi non possiamo sopravvivere  senza una “connessione wlan” alla grande rete.

La contrapposizione tra l’essere “sempre connessi” e l’ “essere esclusi dalla Rete” e’ profondo, comunque si riesce sempre a giungere ad un compromesso. Se si vuole trovarlo.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

Print Friendly, PDF & Email

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *