Sicuramente l’accompagnamento piu’ corretto per la Tochitura moldoveneasca (nazione Moldova) e’ sicuramente la “Mămăligă“, ossia la polenta.
La Mămăligă (pronuncia rumena: [məməˈliɡə]) è un porridge a base di farina di mais giallo, tradizionale in Romania, Moldova, Cecenia, Ossezia, Georgia e nella Galizia orientale, ed in Italia, Svizzera, Slovenia e Croazia, questo piatto è noto come polenta.
La preparazione del piatto tradizionale è proseguita anche dai polacchi di Leopoli le cui famiglie sono state reinsediate nei territori recuperati dopo la seconda guerra mondiale.
Tradizionalmente, la mămăligă viene cucinata facendo bollire acqua, sale e farina di mais in una pentola di ghisa dalla forma speciale chiamata ceaun o tuci.
Se cucinata alla contadina e usata come sostituto del pane, si suppone che la mămăligă sia molto più densa della normale polenta italiana al punto che può essere tagliata a fette, come il pane.
Quando viene cotta per altri scopi, la mămăligă può essere molto più morbida, a volte quasi fino alla consistenza del porridge.
Poiché la mămăligă si attacca alle superfici metalliche, viene utilizzato un pezzo di filo da cucire per tagliarla a fette invece di un coltello; può quindi essere mangiata tenendola con la mano, proprio come il pane.
Ingredienti – Mămăligă – polenta
farina istantanea ( 1 misurino) acqua (4 misurini) sale olio
Procedimento
Portate a bollore l’acqua (in proporzione 4:1 rispetto alla farina) con il sale.
Buttate la farina tutta in una volta e mescolate con una frusta cosi’ da non creare grumi.
Cuocete e mescolate ancora per 3-5 minuti.
Attenzione agli schizzi!
La Mămăligă è un alimento versatile: varie ricette di piatti a base di mămăligă possono includere latte, burro, vari tipi di formaggio, uova, salsicce (solitamente fritte, alla griglia o al forno), pancetta, funghi, prosciutto, pesce ecc. cibo senza grassi, senza colesterolo e ricco di fibre.
Può essere utilizzato come sana alternativa ai carboidrati più raffinati come pane bianco, pasta o riso decorticato.
Sa aveti pofta!
Un po’ qua … und ein bisschen dort
