La violetta africana (o Saintpaulia) e’ una tra le specie piu’ comuni di pianta ornamentale che si trovano negli appartamenti di casa.
Sicuramente questo e’ dovuto alla facilita’ della coltivazione, ma anche agli splendidi colori che sa donare durante la sua fioritura.
Le mie le avevo acquistate tempo fa, a luglio, nel “discount” per la grossissima spesa di 1euro (entrambe).
In qualche modo sono sopravvissute alla stagione estiva e, a settembre, me le sono ritrovata cosi’.
Piene di foglie ovunque, un po’ scapigliate ma, a quanto pare, con ancora tanta voglia di crescere e di vivere (nonostante la mia pessima manutenzione).
Come risolvere il danno?
Chiedendo consiglio alla massima esperta di “fiori casalinghi”, ossia Paola, che mi ha consigliato di rimuovere un po’ di foglie esterne, cosi’ da dare alla pianta ossigeno, spazio ed un po’ di respiro.
Detto fatto… ho tagliato il tutto ma cosa farmene delle foglie avanzate?
Ho proseguito l’esperimento mettendole in acqua e posizionando poi i piccoli contenitori di plastica verso ovest, al sole, giusto per provare a farle radicare.
Il risultato non si e’ fatto attendere ed ho ottenuto un nuovo inizio di vita, partendo dalle radici:
So bene che non e’ il corretto modo per avere far crescere delle talee, ma ho proseguito ugualmente piantando le foglie in singoli vasetti, con un normale terriccio per piante di casa.
Ora non mi resta che aspettare e vedere cosa succede… e se quanche foglia attecchisce correttamente.
Ad ogni modo, le “piante madri” di Violetta africana / Saintpaulia non hanno patito assolutamente e stanno benissimo, questa in particolare
Visto l’avvicinarsi del Natale, ho deciso di regalare un po’ delle mie piantine, anche perche’ tutte non avrei saputo dove metterle.
Aggiornamento al 13 gennaio 2020
Questa e’ la corrente situazione di uno dei 3 vasetti che ho tenuto a casa. Comunque sono tutti nella stessa situazione.
La faccenda sta prendendo insolite svolte.
La violetta africana o Saintpaulia è una pianta erbacea sempreverde e perenne dalle dimensioni ridotte, della famiglia delle Gesneriaceae.
La pianta originaria dell’Africa ha un apparato radicale poco sviluppato; le radici anche se molto fitte sono lunghe solo pochi millimetri.
Le sue foglie sono cuoriformi e carnose di un verde brillante.
Sono inoltre ricoperte da peluria e fanno da corona a steli portanti fiori composti da 5 petali vellutati di colore blu, viola, rosa, bianco, a seconda della specie.
Fioritura: la violetta africana fiorisce in estate ma le piante coltivate in casa fioriscono anche in inverno e in altre stagioni. La fioritura può rinnovarsi diverse volte in uno stesso anno e per molti anni.
Esposizione: Ama la luce e le posizioni luminose, ma non il sole diretto; temperature non inferiori ai 15 gradi.
Terreno: soffice, torboso e costantemente umido in contenitori piccoli.
Annaffiature: a giorni alterni d’estate, scarse d’inverno utilizzando acqua a temperatura ambiente.
Meglio se per immersione, senza bagnare troppo le foglie (mio personale consiglio).
Concimazione: somministrare, ogni 15 giorni, da aprile e ottobre del concime liquido diluito nell’acqua delle innaffiature secondo le dosi indicate sulla confezione.
Rinvaso: a effettuato solo quando le radici hanno occupato tutto il contenitore e fuoriescono dai fori del drenaggio dell’acqua.
Moltiplicazione della violetta africana:
– per divisione dei germogli radicali,
-per semina,
– per talea di foglie o per l’immersione di foglie in acqua (a mio avviso e’ il sistema decisamente piu’ veloce per noi a casa).
E’ una pianta commestibile per gli animali domestici quali cani e gatti, quindi non è tossica o velenosa.
Un po’ qua … und ein bisschen dort