Il Mali (in francese République du Mali) è uno Stato situato nell’interno dell’Africa occidentale e senza sbocco sul mare.
Il Mali confina a nord con l’Algeria, ad est con il Niger, a sud con il Burkina Faso e la Costa d’Avorio, a sud-ovest con la Guinea e ad ovest con il Senegal e la Mauritania.
Il suo territorio, per la maggior parte pianeggiante, è costituito al nord dal deserto, al sud dalla savana.
Dal 6 aprile 2012 al 14 febbraio 2013 l’Azawad, il territorio settentrionale del Paese, si autoproclamò indipendente con capitale Gao.
Il francese è l’unica lingua ufficiale, è parlata ovunque e serve come lingua degli affari e del commercio; grazie alla scolarizzazione sempre maggiore e all’esplosione demografica, il francese cresce e le altre lingue minoritarie cominciano a scomparire. Nel paese è parlata anche la lingua tuareg nel nord. La lingua bambara, un tempo la più diffusa, si sta ridimensionando drasticamente negli ultimi anni, a causa della diffusione del francese tra la popolazione e nell’Africa francofona in particolare.
Il piatto tradizionali del Mali, il “djaratankai“ si mangia generalmente senza platano ma con il montone (un po’ caldo per qui…)
Ingredienti per il “djaratankai” – per 6-8 persone
1 kg di montone 150 grammi di pasta di arachidi (burro di arachidi) 500 grammi di gombo tagliati a strisce sottili 1 peperone 2 cipolle 2 spicchi d'aglio 3 cucchiai di olio 2 dadi per brodo (manzo o pollo) Sale pepe
Procedimento
Tagliate la carne di pecora/montone in piccoli pezzi.
In un forno olandese (dutch oven) o in una grande casseruola, rosolate la carne nell’olio.
Drenate il grasso fuso.
Coprite con acqua e cuocete per almeno mezz’ora.
Aggiungete l’ocra, le cipolle e il peperone tritato, l’aglio tritato ed i dadi per il brodo. Cuocere fino a quando la carne è tenera.
Prendete un po’ di brodo da mescolare con la pasta di arachidi, quindi versate di nuovo nel forno olandese (dutch oven) con sale e pepe.
Mescolate e cuocere per 15 minuti a fuoco basso, mescolando regolarmente per evitare che la salsa si attacchi.
Servite il Djaratankai con riso bianco.
Note Personali
- Inutile dire che ho sostituito la carne di montone/pecora con del normale spezzatino di vitello.
- Ho cotto in pentola a pressione, la prima cottura per 15 minuti e la seconda, prima di inserire il burro di arachidi, per altri 30 minuti circa.
- La mia quantita’ di ocra e di peperone e’ senza ombra di dubbio inferiore, inoltre non ho tagliato a fettine l’ocra, lasciandola intera.
L’ocra era surgelata. - Alla fine il burro di arachidi e’ riuscito ad addolcire tutto il composto, rimuovendo parte del sapore della verdura inserita
Poco conosciuta e molto simile a quella dei paesi dell’Africa occidentale, la cucina maliana è principalmente preparata con riso o miglio con salse preparate che vengono aggiunte secondo la ricetta per carne, verdure,pesce e senza dimenticare spezie e oli.
Se il Mali non è un paese di alta gastronomia come può essere la Francia, l’India o la Cina, si può comunque mangiare molto bene.
La cucina maliana è costruita attorno ai due alimenti di base che sono riso e miglio: che tu sia nel paese di Sonrhaï, Bambara o Dogon, il tuo pasto sarà fatto con questi due cibi; solo gli accompagnamenti (salse, verdure, spezie, carne, pesce) varieranno a seconda del pasto e della località e, naturalmente, ci sono tante specialità quante le regioni o le etnie.
I maliani mangiano pochi frutti e verdure, semplicemente perché l’aridità del clima consente la coltivazione solo in una piccola parte meridionale del territorio. Tuttavia tra ottobre e gennaio, troviamo nei mercati arance, angurie, banane, pomodori, carote, cetrioli, fagioli e insalate. La stagione secca è il periodo di manghi, piante grasse e frutti selvatici come zaban o karité, che appaiono all’inizio della stagione delle piogge.
Oltre ai costumi locali, la cucina maliana è stata arricchita dalle tradizioni culinarie dell’Africa occidentale: il tieboudien senegalese (riso con pesce) e yassa (riso accompagnato da pollo con cipolle), pesce brasato, atiéké (semola di mais) e alloko (banane fritte) della Costa d’Avorio sono diventati gradualmente parte della gastronomia quotidiana.
I maliani, i musulmani, non sono forti consumatori di alcol. Oltre all’acqua che rimane la bevanda principale, le bevande più popolari e consumate sono la cagliata, il succo di frutta locale: succo di zenzero, succo di dableni o bissap (acetosa), succo di anguria e succo di tamarindo . Puoi comunque trovare bibite, birra e dolo, la birra artigianale di miglio.
Tutti i pasti in Mali sono preparati da donne, mentre il cibo viene mangiato con la mano destra. Mangiare con la mano sinistra è considerato altamente improprio in questa nazione per lo più musulmana.
I pasti sono spesso finiti con tè forte e dolce.
Il servizio da tè in Mali, come in molti paesi, è un affare altamente ritualizzato. Vengono serviti tre round: il primo per la vita, il secondo per l’amore, il terzo per la morte.
Bon appétit
Un po’ qua … und ein bisschen dort