Questa mattina, alzando le tapparelle della camera di Tobias, mi sono accorta di uno strano movimento all’esterno… delle api (o vespe??) avevano pensato bene di fare il loro nido nel cassonetto della tapparella.
Ok, mi sono detta, ora chiamo i pompieri per farglielo portare via, le affumicano un attimo, stordendole, le raccolgono e siamo a posto… cosi’ come mi era gia’ successo quando abitavo in Italia.
Ma qui siamo a Patatolandia e bisogna agire diversamente….
Eccoci dunque ad alzare ed abbassare la tapparella, saltuariamente, cosi’ da produrre rumore e disturbare la regina, sempre con la speranza che se ne vada a trovare un nuovo alloggio.
Nel frattempo mi sono messa a cercare sulla pagina dei pompieri locali.
Ho scoperto che loro non si occupano di questo problema, ma di dover contattare il comune principale, che mandera’ l’omino a verificare la situazione. Ovviamente, alle 15 del pomeriggio di venerdi’ e’ tutto chiuso, e bisognera’ aspettare il lunedi’.. sempre di riuscire a prendere la linea telefonica.
Nel frattempo… non si tocca nulla.. ma ho trovato quanto segue …
Con i calabroni c’è la possibilità di spostare i nidi. Ciò è possibile SOLO da una persona professionalmente competente. Per questo è necessario un permesso speciale da parte dell’autorità di conservazione della natura (a pagamento).
Se si considera solo il controllo, è necessario ottenere un permesso speciale anche se il calabrone nidifica o un’altra specie in via di estinzione.
Una persona esperta ed addestrata professionalmente deve essere usata per rimuovere i nidi.
Tuttavia, questo dovrebbe essere usato solo in situazioni di emergenza reale (nido nei salotti, bambini piccoli o malati nella stanza o in rari casi di vera allergia alla puntura di vespa). I costi sono a carico del cliente.
Conservazione
Le api selvatiche, i bombi e il calabrone appartengono alle specie particolarmente protette secondo l’ordinanza federale sulla protezione delle specie (BArtSchV Anl 1).
Secondo la Sezione 44 del Federal Nature Conservation Act (BNatschG), è vietato “… rievocare, catturare, ferire o uccidere o prendere, danneggiare o rimuovere le loro forme di sviluppo, nidificazione, riproduzione, vita o rifugio dalla natura distruggere.”
Le vespe sono generalmente protette secondo §39 BNatschG. Anche per loro vale lo stesso discorso: non bisogna catturarle ne ucciderle.
I tentativi di distruggere i nidi non sono solo fortemente scoraggiati, ma è anche proibito! La distruzione dei nidi di vespe con gli spray chimici utilizzati può anche comportare un rischio considerevole per loro e per le persone e l’ambiente, poiché vengono utilizzati veleni, che influenzano le fibre nervose umane allo stesso modo di quelle di insetti e vertebrati.
Un altro documento e’ questo (Ufficio statale bavarese per l’ambiente 2008)… dal quale si legge/traduce …
Conoscenza ambientale
Vespe e calabroni
Soprattutto nei mesi da luglio a ottobre, siamo spesso infastiditi dalle vespe al tavolino, al barbecue o in pasticceria. Con semplici misure possiamo proteggere noi stessi e anche gli insetti. Perché la maggior parte delle specie è degna di protezione (ad esempio calabrone, vespa media, vespa di foresta).
Generale:
• Del totale di 16 vespe native, di formazione statale (sociale), tipicamente giallo-nere, solo due specie diventano problematiche: la vespa tedesca (Paravespula germanica) e la vespa comune (Paravespula vulgaris).
La maggior parte delle altre specie di vespe non vola verso il cibo umano, incluso il calabrone (Vespa crabro). Abbiamo anche diverse 1000 specie di vespe solitarie o parassite, ad es. Vespe di piante, vespe parassite, vespe di galle vespe scavatrici.
• Le vespe vivono negli stati estivi annuali. In primavera, la regina, accoppiata nell’autunno precedente, fonda il nido. I primi lavoratori si schiudono dopo circa 3-4 settimane. Alimentano la covata con insetti, ad es. con mosche, zanzare, falene, ecc. Il picco dello sviluppo popolare è alla fine dell’estate. In autunno lo stato di vespa si dissolve. Il vecchio nido non è più occupato, ma può fungere da casa di svernamento per altri insetti.
• La vespa comune si riproducono in cavità scure (importante caratteristica distintiva!). Se si rimuovono nidi sospesi, spesso non si modifica l’infestazione da vespe. Ad esempio la vespa sassone (Dolichovespu-la saxonica) costruisce molto spesso i loro nidi nelle case.
• Il calabrone è uno degli animali appositamente protetti.
Punture di vespe:
• Le femmine di vespa difendono se stesse e la loro covata. In caso di puntura, non perdono la puntura, a differenza delle api.
• Le vespe non sono aggressive al di fuori della loro area di nidificazione. La via di fuga di solito prevale, e pungono solo quando si sentono minacciate. I calabroni si comportano anche pacificamente per natura e pungono solo quando minacciati.
• Per le persone sane, una puntura di vespa è fastidiosa, ma non pericolosa: anche dopo numerose punture, non è prevedibile l’avvelenamento con un esito potenzialmente fatale. Una puntura di calabrone non è più pericolosa di quella di un’altra vespa.
• Le reazioni critiche possono verificarsi solo se le persone sono molto allergiche a determinati corpi proteici contenuti nei veleni misti o se la gola viene punta. Qui è necessaria assistenza medica immediata.
I nidi di vespe e calabroni possono spesso essere tollerati se si seguono alcune regole:
Misure interne:
• Vespe a blocchi, ad es. attraverso una garza.
• Se nella casa c’è un solo animale: Aprire due finestre. Quindi l’animale viene condotto fuori attraverso le correnti d’aria. Oppure prendere l’animale in un bicchiere e rilasciarlo di nuovo all’esterno.
• Sigillare preventivamente aree problematiche, ad es. Fori ad anello per cassonetti per avvolgibili o controsoffitti.
• Lasciare aperture in luoghi privi di problemi (ad es. Soffitte non utilizzate) per offrire opportunità di nidificazione. Ne beneficiano anche altre specie animali.
Misure nella zona del nido immediato (raggio 2 – 3 m):
• Evitare interferenze: non regolare la traiettoria direttamente sul nido. Non bloccare i fori di entrata. Non colpire nei fori di entrata. Non dirigere i tubi dell’acqua verso il nido. Evitare movimenti e vibrazioni, ad es. falciare il prato. Non respirare sugli animali.
• Non usare insetticidi: possono scatenare pericolose reazioni di difesa. Inquina anche l’ambiente.
• Evita gli incontri: guida le vespe vicino ai sedili nel loro foro di ingresso da assi o panni in modo da evitare gli incontri. Tenere lontano i bambini piccoli dalla zona del nido, utilizzando delle barriere basse.
Misure esterne:
• Se ti senti infastidito da una vespa, dovresti rimanere calmo. L’animale curioso scomparirà presto da solo, in nessun caso dovresti lottare.
• Non lasciare cibo, bevande o avanzi di cibo scoperti all’aperto. Proteggi il cibo con reti di garza o coperture in plexiglass. Non bere direttamente da lattine o bottiglie, usare cannucce, bicchieri di copertura.
• Pulisci la bocca dei bambini in modo che le vespe non siano attratte dai residui di caramelle.
• Non camminare a piedi nudi su fiori o frutteti.
• Raccogli la frutta ogni giorno. Tieni chiuso il cestino. Gettare solo bottiglie e lattine sciacquate nel contenitore.
In pratica, se siete arrivati a leggere sino a qui, saprete che la legge federale sulla conservazione della natura mette dei divieti netti e proibisce il disturbo intenzionale delle vespe – ma anche di altri animali selvatici – o la loro cattura, ferita o morte senza una causa ragionevole.
Altri animali selvatici inclusi nella lista sono coleotteri, scoiattoli, talpe, farfalle, lumache e lupi. Le multe variano tra diversi animali e tra diversi stati. Le persone che uccidono una vespa potrebbero tecnicamente essere costrette a pagare tra € 5.000 e € 50.000. Nei casi più gravi le multe arrivano a 65mila euro.
A seconda del Land in cui ci si trova, quindi, la sanzione può essere più o meno salata. Non solo, il costo dell’ammenda può variare anche in base alla specie di ape o vespa, che può essere protetta o non protetta.
A questo punto non ci resta che aspettare l’autunno e non aprire la finestra.
Aggiornamento al 7 novembre.
Oramai le vespe non ci sono piu’, ed abbiamo approfittato dell’occasione per rimuovere l’alveare e per sigillare meglio la tapparella.
Un po’ qua … und ein bisschen dort