Questa torta e’ chiamata Pandarancio o Pan d’arancio dato che e’ preparata utilizzando un’arancia intera, naturalmente BIO.
Avevo gia’ preparato una torta simile, precisamente quella suggerita dai Fable de Sucre ma in rete ho trovato questa di Letizia Bruno.
Ci sono poche differenze, forse nella maggiore quantita’ di farina di mandorle rispetto alla precedente che ho cucinato.
Cosi’ ho pensato di rifarla, evitando le spezie ma lasciandola in purezza..
Il Pan d’aranci(o/a) pare essere un dolce di origini antichissime conosciuto a Catania come dolce tipico preparato dalle suore del Monastero dei Benedettini nell’antico e splendido convento di San Nicolò l’Arena.
In rete si trovano diverse versioni per la stessa ricetta, come in questi link siciliano , che differenzia da tutte le altre per l’utilizzo delle uova, che vengono separate e montate a parte.
TORTA DEI BENEDETTINI ( all’arancia) – Letizia Bruno
Ingredienti
1 arancia (frullata intera con tutta la buccia) 200 gr di mandorle senza buccia (ridotte a farina) 100 gr farina 00 3 uova 90 gr olio 100 latte 16 gr baking powder (lievito per dolci) 300 gr zucchero
Procedimento
In una ciotola setacciate insieme la farina, lo zucchero ed il lievito e mettete da parte.
Tagliate a cubetti l’ arancia intera, inseritela in una caraffa alta e stretta con un po’ della dose del latte e riducetela in purea usando il mixer (ad immersione).
Aggiungete il latte rimanente e l’olio e date due secondi di mixer, le uova e altri due secondi di mixer per amalgamare bene il tutto.
Versate la purea di arancia nella ciotola della farina e mescolate grossolanamente e vigorosamente con la forchetta o cucchiaio, questione di meno di 10 secondi.
Versate nello stampo prescelto, imburrato oppure utilizzando dell’olio spray (no carta forno!)
Cuocete a 165 C’ per circa 40 minuti.
La prova stecchino è indicativa, dato che non avrete uno stecchino asciuttissimo, proprio perché è un dolce che deve restare umido, ma dipende anche molto dal tipo di contenitore che avete usato per la cottura.
Nel mio caso, di ceramica, ha dovuto cuocere almeno 20 minuti in piu’, in quanto il forno restava ancora crudo.
Un po’ qua … und ein bisschen dort