Questo arrosto di tacchino alla salvia e’ stato decisamente … veloce… velocissimo… sia da farsi che da sparire!
Tobias ama l’arrosto di tacchino.
Cosi’, ogni tanto, glielo preparo al forno.
Non che sia male, viene buono anche cosi’, ma l’interno resta sempre un po’ asciutto, nonostante la cottura sia perfetta ed uniforme.
Mi aiuto sempre del mio magico termometro…
Ma questa volta… non saprei… anche l’interno era pastoso e si scioglieva in bocca.
Decisamente da provare, grazie soprattutto alla facilita’ della preparazione ed alla velocita’ della sua cottura.
Il tutto in Pentola a Pressione.
Non capisco ancora come abbia fatto a farne a meno per cosi’ tanto tempo… ma ora mi sto rifacendo!
La ricetta dell‘Arrosto di Tacchino alla Salvia l’ho presa da qui, La Cucina Italiana, che riporto
Ingredienti – Arrosto di tacchino alla salvia – per 4 persone
800 g fesa di tacchino in un pezzo solo 100 g cipolla salvia olio d'oliva vino bianco secco brodo (anche di dado) farina (io ho usato farina di carrube) sale pepe
Procedimento
Per preparare l’arrosto di tacchino alla salvia legate la carne con spago bianco da cucina per evitare che si deformi in cottura (*).
Rosolatela nella pentola a pressione con 3 cucchiaiate d’olio.
Tritate la cipolla con una bella manciatina di foglie di salvia.
Salate e pepate l’arrosto e bagnatelo con vino bianco secco.
Lasciatelo evaporare, poi aggiungete il trito.
Irrorate la carne con una tazza di brodo caldo.
Chiudete la pentola e cuocete per 20′ da quando va sotto pressione.
Togliete la carne dalla pentola e tenetela in caldo.
Legate il fondo mescolandovi un cucchiaino di farina.
Servite l’arrosto a fette, accompagnato dalla sua salsa, ben calda.
Note Personali
- (*) Quando ho acquistato il pezzo di carne, era legato con uno spago per alimenti che, gia’ durante la rosolatura si e’ rotto.
E’ meglio, dunque, controllare la resistenza della corda o, eventualmente, rilegarla.
Noi lo abbiamo mangiato con delle patate arrosto cotte in friggitrice ad aria.
E voi? Cosa aspettate a cucinarlo?
Un po’ qua … und ein bisschen dort