Nuovo giorno trascorso in Parigi.
Questa volta l’escursione era pianificata da almeno 2 settimane, e non avremmo potuto assolutamente mancarvi, anche se con qualche problema.
La metro in cui siamo scesi per andare al nostro “appuntamento” era “La Sorbonne”, il cui tetto venne decorato con mosaici di Jean Bazaine.
La Metropolitana di Parigi, assieme alla Metropolitana di Londra e alla Metropolitana di Madrid, è tra le metropolitane più estese di tutta l’Europa
Passeggiata nel Campo di Marte (in francese Champ-de-Mars), si tratta di un giardino pubblico di Parigi, che si trova sulla rive gauche della Senna.
Il suo nome deriva dal Campo Marzio romano (e dunque dal dio romano Marte, divinità della guerra) che indicava un’area destinata all’addestramento militare. Il giardino fu realizzato per volontà di Luigi XV, che decise che qui dovesse sorgere una scuola militare per l’istruzione di allievi ufficiali provenienti da famiglie poco abbienti ed un campo per le manovre militari. Presso la Ecole militaire nel 1784 studiò anche il giovane Napoleone Bonaparte. Fra il 1908 e il 1920l’area antistante la scuola venne progressivamente trasformata in un giardino.
Relativamente recente e la costruzione del “Muro della pace” che occupa la parte superiore degli Champs de Mars.
Nonostante si trovi proprio di fronte all‘école militaire, che prepara e forma le giovani leve alle strategie belliche, qui viene celebrata la pace.
e strategie di guerra.
Questo Muro venne inaugurato nel Marzo 2000 dall’allora presidente Jacques Chirac.
Il Muro della Pace nasce dalla mente dell’architetto francese Jean Michel Wilmotte e l’artista Clara Halter, e si ispira fortemente al muro del pianto di Gerusalemme e al muro di Berlino.
Si tratta di una costruzione massiccia, alta 9 metri, larga 13 e 16 in lunghezza.
Nonostante la sua imponenza, non e’ una visione pesante, grazie alla lastra di vetro che si erige su una base metallica ricoperta in legno ed acciaio inossidabile. La parola “pace” è raffigurata su tutta la superficie in vetro ed è scritta in 32 lingue, tra le quali l’alfabeto braille.
Finalmente siamo giunti ad una delle tante entrate per la Torre Eiffel, il monumento più famoso di Parigi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia.
La sicurezza, seppur presente, non e’ che poi abbia controllato molto: solamente le borse personali, neppure i biglietti o i documenti.
Sta di fatto che l’attesa e’ stata comunque lunga, quindi si consiglia si arrivare all’entrata con un grande anticipo.
Con il nostro biglietto prenotato ed acquistato anticipatamente, abbiamo avuto la possibilita’ di salire sulla torre solo fino al primo piano, a piedi!
Vi risparmio il colore paonazzo del mio volto, non vi dico neppure le soste fatte per prendere una boccata d’ossigeno, mentre il ragazzo, con le sue agili zampette, era volato velocemente su.
Da questa foto, potete vedere parte della coda,
Sappiate solamente che si tratta della seconda, in quanto la prima viene fatta al di fuori delle mure che circondano la torre.
No, a noi e’ andata bene, l’abbiamo evitata magicamente! Forse perche’ tutti prendono l’ascensore e sono solo i pochi che accettano di farla a piedi.
La struttura fu costruita in meno di due anni, dal 1887 al 1889, in occasione dell'”Exposition Universelle” con lo scopo di commemorare il centenario della Rivoluzione Francese.
Il monumento con i suoi 320 mt. di altezza ha mantenuto il record di costruzione più alta del mondo fino al 1930, anno in cui fu completato il Chrysler Building di New York.
Dopo due ore circa di permanenza, siamo usciti dirigendoci verso il Trocadero, in francese Jardins du Trocadéro.
Sono uno spazio verde di circa diecimila metri quadrati creato nel 1937 in occasione dell’Esposizione Universale.
I giardini sono famosi per la meravigliosa Fontana di Varsavia, una serie di vasche piccole a cascata collegate ad una grande vasca costeggiata ai lati da filari di alberi ed ornata con sculture in pietra e in bronzo
Girando a piedi si ha la possibilita’ di godersi anche panorami e scorci “impossibili”, come questa foto, che sembra solo un pannello decorativo senza la restante parte della casa.
Per pranzo?
Una veloce sosta per prendere una Quiche Lorreine ed un panino al burro ed un Bun.
Fortunatamente il sole e’ stato clemente, era presente ma nascosto dalle nuvole.
Cosi’ abbiamo potuto arrivare senza problemi, solo un po’ zoppicando (io), sino all’Arco di Trionfo (Arc de Triumphe) e fotografarlo in tutto il suo splendore.
L’Arco di Trionfo è un importante monumento e si trova all’inizio del famoso viale dei Champs-Élysées, al centro della Place de l’Étoile (oggi chiamata Place Charles de Gaulle). Il monumento fu voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz.
Anche qui, come del resto in qualsiasi luogo parigino, si assiste all’immensa coda di turisti per poter accedere alle mostre, monumenti, visite guidate.
Noi abbiamo preferito entrare solamente in pochissimi luoghi, che si possono contare in una mano.
Perche’ aspettare ore quando, nel nostro viaggio, l’idea era quella di una visione globale del posto?
In questa foto scattata sugli Champs Elysees (Campi Elisi) – largo viale conosciuto in tutto il mondo come la più suggestiva a strada di Parigi – mostra chiaramente il limite estremo del turismo.
PEccato, mio figlio non mi ha voluto fare nessun regalino…
Stravolti dalla stanchezza, abbiamo poi fatto ritorno all’ovile.
Dove MChristine ci ha accolti con un piccolo aperitivo in attesa di cenare
con… pomodori ripieni e delle deliziose zampette di rana trifolate (Cuisse de grenouilles a la creme) 🙂
Ed il nostro dessert… Waffle (o Gauffre, come vengono chiamate qui).
Da parte nostra, abbiamo lasciato loro un piccolo pensiero.. dei Macarons 🙂
Buon appetito!
Un po’ qua … und ein bisschen dort