Sono passati oramai 50 anni da quel lontano 20 luglio 1969, quando il primo modulo lunare, americano e nominato “Eagle” atterro’ sulla Luna.
Neil Armstrong, poi Buzz Aldrin diventarono i primi esseri umani a solcare la superficie lunare, davanti a oltre mezzo miliardo di persone incollate alla televisione. Storiche furono la frase pronunciata da Armostrong (da cui, ironizzando sarebbe poi nata quella di Charles Conrad, il terzo uomo a sbarcare sulla Luna con l’Apollo 12: “Sarà stato un piccolo passo per Neil ma per me è lungo abbastanza”, giocando sulla sua bassa statura); la “magnifica desolazione” descritta da Aldrin; la raccolta dei campioni, la posa della bandiera e della placca commemorativa su una zampa dell’Eagle.
Sicuramente, da allora, l’uomo ha fatto passi da gigante in tutte le sue scoperte ed innovazioni.
Ma, come in tutte le situazioni, ci sono sempre i lati negativi e, se non ci sono, allora si cercano o si creano.
Come anche in questo caso, con lo sbarco sulla Luna.
Sono molte le prove a suffragio della teoria del complotto. Le persone che supportano questa tesi non hanno cambiato idea nel corso del tempo, anzi sono aumentati coloro che pensano che fosse tutta una montatura degli Stati Uniti per dimostrare la loro supremazia nei confronti dell’Unione Sovietica.
Recenti sondaggi indicano che circa il 20% degli americani crede che gli Stati Uniti non siano mai atterrati sulla Luna.
- la bandiera americana sventolava nel momento stesso in cui veniva piantata da Neil Armstrong e Buzz Aldrin: mancando l’aria nell’atmosfera lunare, è impossibile che la bandiera venga mossa dal vento.
- cratere d’impatto sotto al modulo lunare nel punto dell’atterraggio: La superficie del satellite è coperta di fine polvere lunare e anche questa non sembra essere stata spostata.
- Fonti luminose multiple: i video e le fotografie mostrano chiaramente che le ombre cadono in direzioni diverse
- oggetto misterioso nel riflesso del casco di un astronauta della missione Apollo 12: L’oggetto sembra essere appeso a una corda o a un filo e non ha alcun motivo di trovarsi lì. Si trattava del faretto di un set cinematografico?
- totale assenza di stelle in una qualsiasi delle prove fotografiche/video degli allunaggi. Non ci sono nuvole sulla Luna, quindi le stelle dovrebbero essere sempre visibili e significativamente più luminoso di quelle che vediamo attraverso il filtro dell’atmosfera terrestre.
- fondali identici, sebbene la NASA sostenga ufficialmente che siano state scattate a chilometri di distanza.
Storia o finzione.. a voi la decisione!
Un po’ qua … und ein bisschen dort