17 Venerdi

« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizo contro il malocchio. Puh! Puh!

E con il peperoncino e un po’ d’insalèta mi protegge la Madonna dell’Incoronèta;
con l’olio, il sale, e l’aceto mi protegge la Madonna dello Sterpeto;
corrrrrno di bue, latte scremèto, proteggi questa chésa dall’innominèto. »
(Altomare Secca esegue un antico rituale voodoo-pugliese)

Ve lo ricordate questo film?
E’ sicuramente un po’ datato, ma sempre divertente.

Anche perche’, ora, proprio non NE posso piu’.

Il mese scorso avevamo incontrato un venerdi’ 13, questo mese tocca al 17.
Ma quanti ancora ce ne saranno?
Ma voi, ci credete o meno a questi numeri?

Sicuramente la nostra compagnia di bandiera, Alitalia, si e’ dovuta adeguare alle persone.
Se fate caso, infatti, negli aerei mancano le file 13 e 17.
Nelle altre compagnie, invece, solo il 13 e’ assente.

Come mai questo giorno e’ considerato cosi’ sfortunato ?

Si legge

Una superstizione popolare legata alla tradizione latina, cattolica e greca, e che continua a generare infausti presagi ogni volta che si dà un’occhiata al calendario. Da una parte il venerdì, che nella tradizione cristiana rappresenta la morte di Gesù, avvenuta appunto il venerdì santo, dall’altra il 17, un numero che nella storia del mondo occidentale ha assunto diverse connotazioni negative.

Pare che nelle fatidiche giornate, il CICAP ( Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze ) organizzi sempre degli eventi per tentare di sfatare questo mito.

Personalmente non credo ai gatti neri, ma tento sempre di non uscire – se posso – in questi fatidici giorni.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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