Non so voi, ma quando sono arrivata a Patatolandia ho avuto immediatamente dei problemi iniziali con la spazzatura: cosa buttare e dove.
A casa abbiamo un foglio (grande, molto grande!) sul come dividere la rumenta e se dovessimo seguirlo alla lettera, non ne usciremmo piu’.
Ad ogni modo, la separazione principale che facciamo a casa e’ data dal secco (con ossa di pollo e pelle inclusa) e dall’umido.
Aggiungiamo poi la carta, la plastica ed il vetro (poi ridiviso a seconda del colore una volta vicino alle campane), le batterie e altro ancora (qui anche i tappi di sughero vengono differenziati!).
L’olio da cucina?
Beh, quando ero a casa in Italia lo buttavo sempre nel gabinetto, non ci avevo mai pensato a cosa avrebbe comportato.
Ma una volta giunta qua a Patatolandia ho iniziato a raccoglierlo in una bottiglia di plastica.
Ed una volta piena?
Si porta in discarica agevolmente?
Ma certo che NO!
Bisogna aspettare il giorno convenuto (nel nostro paese ogni mese e mezzo circa), in cui arriva il camion per i trasporti “pericolosi”.
Vengono infatti raccolti oli, pitture, latte di vernice non terminate, prodotti per la pulizia delle case/auto, prodotti per il giardino, estintori, etc..
Insomma, tutto quello che, se distribuito nel terreno, lo distruggerebbe inesorabilmente.
Sara’ sicuramente uno stress stare attenti a tutto questo, ma se ci si prende la mano poi non ci si pensa piu’.
Anche perche’, girando nel paesello, non ho mai visto molti cestini dell’immondizia.
Un po’ qua … und ein bisschen dort