Albero di Natale – 2015

L’abitudine a decorare l’albero di Natale al ponte dell’Immacolata e’ sempre piu’ forte, soprattutto quando lo si va (o lo si deve??) ad acquistare alla quasi-vigilia natalizia.

Per Pino (cosi’ lo abbiamo chiamato) e’ stata quasi una fortuna essere adottato dalla nostra famiglia, anche se per poche settimane.

Pino appena arrivato a casa nostra

Per Stephan sembra che sia un affare di stato.

Si va in questi ampi spazi dove gli alberi sono in bella mostra, e si sceglie il proprio a seconda della tipologia di albero, della dimensione, del portamento, della presenza (o meno) di rami importanti, della punta piu’ o meno alta.
Insomma, per pigliare un albero ci si impiega delle ore.

Il luoco
La selezione
La sistemazione

Ora non capisco bene se Stephan decida di andare ad acquistarlo all’ultimo momento per diversi fattori, ma soprattutto perche’ la scelta e’ stata notevolemente ridimensionata, la stragrande maggioranza di alberi sono stati venduti e quindi lo si seleziona tra i rimanenti.

Quest’anno, poi, ci siamo battuti per averne uno “piccolo”.
A cosa serve averne di maestosi, con punte che toccano il soffitto quando anche piccolino fa la sua sporca figura?

Il puntale

 

Poi, Pino, si e’ anche comportato benissimo.
Nonostante sia stato dismesso alla Befana, non ha perso neppure una grossa quantita di pelo, pardon, di aghi.

Ora una parte di lui e’ ancora con noi.
Stephan ha provveduto a tagliuzzarlo e coprire la sua edera con i rami avvolgenti, per tenere al caldo la pianta.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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